L'allarme di Fp Cgil: "I dipendenti della Badia Grande senza stipendio da mesi"

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L'allarme di Fp Cgil: "I dipendenti della Badia Grande senza stipendio da mesi"

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venerdì 17 Aprile 2020 - 09:58

“In un periodo così tanto complesso come quello che stiamo vivendo, non è pensabile accumulare neanche un giorno di ritardo nella corresponsione degli stipendi ai lavoratori”. Questo il commento dei segretari locale e provinciale della Fp Cgil, rispettivamente Francesco Fucile e Elena De Pasquale, sul mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’Hotspot dell’ex caserma Gasparro e ai lavoratori del Centro di accoglienza straordinario (Cas). I sindacalisti spiegano infatti che la cooperativa che gestisce tali servizi, la Badia Grande, deve ancora corrispondere la mensilità di febbraio per i primi e quelle di febbraio e marzo per i secondi.
“Non è più accettabile il protrarsi di una situazione che tra i lavoratori sta generando una notevole e comprensibile tensione, che va ad aggiungersi alle quotidiane difficoltà del momento nella gestione del lavoro. – proseguono Fucile e De Pasquale – Anche per gli ospiti delle strutture la Prefettura ha chiaramente previsto delle precise direttive relative al mantenimento delle distanze e alla riduzione delle uscite se non poter motivi strettamente necessari, il che richiede, da parte degli operatori, un ulteriore sforzo volto appunto a far sì che tali misure vengano rispettate, per il bene degli stessi ospiti e per quello della comunità.
“Ora più che mai, dunque, la gestione delle strutture di accoglienza si sta rivelando particolarmente complessa ed appare chiaro come la mancata corresponsione dello stipendio, per chi svolge puntualmente il proprio lavoro, sia fonte di grande frustrazione. Ci chiediamo altresì, viste le difficoltà finanziarie in questione, se l’ente gestore riesca a garantire tutte le prestazioni previste nel capitolato d’appalto per garantire assistenza ai migranti. Riteniamo necessario che la cooperativa Badia Grande provveda a garantire regolarità nel pagamento degli stipendi, punto imprescindibile, ora più che mai, anche per la tenuta dei servizi”.