Ordinanza spostamenti tra lo Stretto, Villarosa: "De Luca non è la legge"

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Ordinanza spostamenti tra lo Stretto, Villarosa: "De Luca non è la legge"

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mercoledì 08 Aprile 2020 - 14:46

“Il sindaco di Messina ritiene di essere al di sopra delle leggi italiane, anzi per alcuni istanti lui stesso crede di essere la legge”. Così il sottosegretario al Mef del Movimento 5 Stelle, il messinese Alessio Villarosa, dopo la recente decisione del Consiglio di Stato di annullare, accogliendo dunque la proposta del Ministero dell’Interno, l’ordinanza del sindaco Cateno De Luca che ha imposto a chiunque intenda fare ingresso in Sicilia l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, su un’apposita piattaforma online. “Ritengo che il nostro governo stia affrontando anche meglio di altri paesi l’emergenza Coronavirus, ogni nostra azione è dettata dal buon senso, dal peso e dalla valutazione di tutti gli interessi in gioco e soprattutto nel pieno rispetto della legge e dei diritti costituzionalmente garantiti”, aggiunge Villarosa.

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“La mia paura è che, – prosegue Villarosa – in un momento del genere, si usino questi atti di sciacallaggio soffiando sulla rabbia e sulla paura dei cittadini solo per ottenere qualche visualizzazione in più o qualche comparsata sulle reti nazionali, il tutto sarebbe molto triste, se così fosse alla luce della situazione che stiamo vivendo. Questo atteggiamento potrebbe portare il cittadino a non riconoscere la specificità e l’unicità del ruolo delle nostre forze di polizia, sminuendone i compiti e il loro sacrificio.
“Non è la prima volta che vengono annullate ordinanze di questo tipo, in quest’ultima assurda e fortunatamente impugnata dal Consiglio di Stato non si tenevano in considerazione i diritti costituzionali garantiti al cittadino né veniva garantito il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e le autonomie territoriali, sanciti dall’art. 95 Cost., cioè quelli di assicurare il mantenimento dell’unità di indirizzo politico e amministrativo, nel quadro di unità e di indivisibilità della Repubblica, di cui all’art. 5 della nostra amata Costituzione.
“Adesso si cercherebbe anche di far passare il messaggio (di comodo) che l’annullamento sia diretto dal ministro degli Interni Lamorgese quando invece si conosce, ma si evita di dire, che è stato bocciato dal Consiglio di Stato un organo terzo e indipendente che non viene influenzato né dal ministro stesso né soprattutto dalle dirette social.
“Inoltre solo pochi giorni fa venivano denunciati, con stili pittoreschi, dal sindaco De Luca possibili intrecci e/o accordi nascosti volti a sminuire la sua attività come primo amministratore di Messina, posso garantire che in un momento del genere il governo è focalizzato su questioni molto più importanti ed urgenti, quindi ritengo che si debba evitare del facile pressappochismo per continuare a lavorare per il bene dei cittadini messinesi, siciliani ed italiani e non per il proprio smisurato ego”.