Nuova e vecchia Atm frenate dal Coronavirus, sindacati in allarme

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Nuova e vecchia Atm frenate dal Coronavirus, sindacati in allarme

redme |
sabato 04 Aprile 2020 - 11:43

“L’emergenza Coronavirus ha obbligato il Comune di Messina a rinviare l’avvio della nuova Atm Spa ed a prorogare i servizi all’Atm in liquidazione fino al 31 maggio”: è il grido d’allarme dei sindacati.
“L’emergenza sanitaria – si legge in una nota inviata agli organi di stampa – ha costretto a effettuare tagli drastici sul trasporto pubblico locale, con la riduzione di circa il 70% delle linee e la chiusura totale di alcune attività accessorie come i parcheggi e la Ztl. Ciò ha reso necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali per circa 461 dipendenti Atm già dal 1 aprile 2020, con riduzione inevitabile del salario se l’azienda non sarà nelle condizioni economico-finanziarie di poter integrare con risorse proprie le somme erogate dai fondi Inps per le 9 settimane quale periodo massimo di ricorso agli ammortizzatori sociali previsto nel Decreto legge “Cura Italia”.
In questo contesto, è scattata anche la proroga del Contratto di servizio 2015/2017 che lega Comune e Atm e che prevede trasferimenti mensili per Atm di poco più di un milione di euro. Tuttavia però la Giunta De Luca ha precisato che le risorse saranno conteggiate e riconosciute solo a consuntivo e saranno limitate alla sola copertura dei costi sociali effettivamente sostenuti.
Viene defalcata la quota parte riconosciuta per i salari ai dipendenti dagli ammortizzatori sociali Inps.
Il Collegio dei liquidatori negli accordi sottoscritti con i sindacati lo scorso 30 marzo 2020, pur esprimendo la volontà di valutare possibili “bonus” a compensazione delle perdite dei salari dei dipendenti chiamati a forti sacrifici, non solo economici, si è comprensibilmente riservato di valutare a consuntivo l’ammontare degli effettivi trasferimenti economici dal Comune all’Atm.
Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub Trasporti, considerato il grave periodo emergenziale, i sacrifici a cui sono chiamati tanti lavoratori di Atm e anche lo spirito di servizio che anima la categoria che a rotazione ancora mantiene in essere il servizio essenziale all’utenza messinese, fanno una precisa richiesta.
Chiedono all’Amministrazione comunale e al consiglio comunale di non applicare per i mesi dell’anno in corso le eventuali penalità previste dal Contratto di servizio in caso di riduzione della percorrenza chilometrica e porre in essere ogni possibile atto per liberare le risorse necessarie al fine di permettere l’integrazione agli ammortizzatori sociali a sostegno dei salari dei lavoratori.
Reputiamo che vi sia la possibilità e siamo certi nella buona volontà di tutte le parti, per garantire le esigue risorse economiche necessarie per alleviare i sacrifici e mantenere il livello salariale dei dipendenti.
Specie di quella fascia di lavoratori che in Atm vivono di stipendi anche inferiori a 1.200 euro mensili”.