Unime riconvertirà 10 mila mascherine per contrastare il coronavirus

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Unime riconvertirà 10 mila mascherine per contrastare il coronavirus

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sabato 28 Marzo 2020 - 10:06

L’Università di Messina creerà il supporto per 10 mila maschere da snorkeling (prodotte da una nota azienda di articoli sportivi), che saranno riconvertite in C-PAP ospedaliere per terapia subintensiva da una rete formata dalle competenze nella stampa 3D, presenti nel dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo peloritano e nell’azienda Irritec di Capo d’Orlando, con la collaborazione dell’ingegner Sveva Arcovito di Sicindustria.
Il rettore Salvatore Cuzzocrea ha dato la disponibilità delle strutture dell’Ateneo per il lavoro di riconversione dopo aver sentito l’assessorato regionale alla Sanità che ha acquisito il cospicuo numero di maschere dall’azienda produttrice. “Mi sento di ringraziare tutte le strutture dell’Ateneo per il sacrificio e la passione con cui stanno lavorando senza sosta. La nostra Università – ha affermato il rettore – continua a produrre il gel disinfettante, a tenere aperto lo sportello d’ascolto psicologico (che sarà potenziato con dei servizi dedicati ai bambini) sta lavorando a progetti, come quello delle maschere, per supportare la sanità siciliana in tempo reale. Crediamo molto che essere Università oggi è anche questo: mettere eccellenze e competenze a disposizione del territorio”. L’Università ha acquistato anche dei respiratori da mettere a disposizione delle strutture sanitarie.
Intanto l’attività dell’Università di Messina non si ferma, in quanto ormai ha avviato in tutti i dipartimenti le lezioni a distanza e ha tenuto sinora diverse sedute di esami e di laurea online: “Tutto questo – ha sottolineato Cuzzocrea – avviene mentre sono partite regolarmente on line le lezioni del secondo semestre in tutti i Dipartimenti, abbiamo laureato tanti studenti e gli abbiamo fatto sostenere regolarmente gli esami. Abbiamo anche messo a disposizione, attraverso il nostro sistema bibliotecario volumi e riviste on line. E da questa sera la facciata del nostro Ateneo sarà illuminata di bianco, rosso e verde. Un segno di unità e di speranza. Abbiamo voluto aderire all’iniziativa adottata dal governo volta a testimoniare attraverso le luci del Tricolore, i valori della responsabilità e della solidarietà che in questo momento devono accomunare il nostro Paese. Ma vogliamo – ha concluso il rettore – anche testimoniare la nostra gratitudine ai medici, agli operatori sanitari e alle forze dell’ordine e tutti coloro che in ogni settore stanno lavorando per far fronte all’emergenza”.