Coronavirus, le proposte di Gioveni ad integrazione delle ordinanze sindacali

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Coronavirus, le proposte di Gioveni ad integrazione delle ordinanze sindacali

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mercoledì 25 Marzo 2020 - 12:02

Consentire ai bimbi affetti da autismo di poter uscire fuori accompagnati da un genitore, regolamentare l’accesso agli esercizi commerciali aperti secondo la turnazione alfabetica e dislocare in alcune zone della città dei bagni chimici da mettere a disposizione dei lavoratori che fanno consegne. Sono queste in sintesi le proposte avanzate dal consigliere comunale Libero Gioveni al sindaco Cateno De Luca, proposte che a detta del consigliere andrebbero integrate alle ordinanze sindacali già emanate dal primo cittadino per contrastare il coronavirus.
“Innanzitutto – spiega Gioveni – bisognerebbe consentire ai bambini affetti da spettro autistico di poter uscire accompagnati da un genitore (anche solo per fare una semplice passeggiata in macchina), muniti, oltre che di autocertificazione, anche di certificato medico attestante la loro patologia. Parecchi genitori, infatti, oltre a vivere il dramma per le condizioni di salute dei loro ragazzi, non riescono più a gestirli come prima perché, oltre all’attuale pesante assenza delle loro assistenti alla comunicazione per la chiusura delle scuole, riscontrano la loro necessità fisica e psichica di farli uscire di casa per distrarli.
“In secondo luogo, andrebbe regolamentato a giorni alterni, come già ha fatto qualche Comune (vedi Ercolano), l’accesso agli acquisti presso gli esercizi commerciali aperti, rispettando la turnazione alfabetica secondo le iniziali del cognome dell’intestatario dello stato di famiglia. Ciò, naturalmente, si renderebbe necessario sia per evitare gli assembramenti e le file chilometriche agli ingressi degli esercizi, sia per agevolare il lavoro dei dipendenti che spesso devono fare i salti mortali per far rispettare le regole.
“Infine, bisognerebbe prevedere la dislocazione in alcune zone della città di bagni chimici, mettendoli a disposizione soprattutto di quei lavoratori, pubblici e privati, che fanno delle consegne (portalettere, corrieri, ecc.). Questi lavoratori, infatti, lamentano giustamente l’impossibilità in città di poter soddisfare le loro esigenze fisiologiche a causa della chiusura di bar e ristoranti che consentivano loro l’accesso.
“Mi auguro, pertanto – conclude Gioveni – che il sindaco De Luca possa valutare concretamente la possibilità di porre in essere queste misure migliorative di alcune condizioni e restrizioni che al momento generano disagi o impedimenti ad alcune categorie, svantaggiate e non”.