Musumeci: "Quarantena per chi rientra da altre Regioni". De Luca: "Rivedere l'ordinanza"

red..me

Musumeci: "Quarantena per chi rientra da altre Regioni". De Luca: "Rivedere l'ordinanza"

red..me |
lunedì 16 Marzo 2020 - 10:17

Il sindaco Cateno De Luca chiede di rivedere l’ordinanza n. 5 del presidente della Regione Siciliana, con la quale a partire dallo scorso 13 marzo sono state disposte, tra le altre cose, delle limitazioni per chi rientra in Sicilia da altri territori regionali. Infatti, al riguardo sono stati disposti una serie di obblighi comunicativi (notificare l’avvenuto rientro al Comune, al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio e al proprio medico di base) e l’obbligo di isolarsi in casa per 14 giorni da quando si è rientrati. De Luca evidenzia infatti che in tanti fanno la spola tra Messina e Reggio Calabria per ragioni lavorative, di salute e di necessità, e pertanto l’ordinanza di cui sopra andrebbe revisionata al fine di tener conto delle peculiarità della città metropolitana di Messina.
“Grazie all’ordinanza n. 5 del presidente della Regione Siciliana, – spiega De Luca – nelle scorse notti siamo stati invasi dai tir e i pendolari dello Stretto, compresi i medici del policlinico sono stati messi in quarantena. Vanno invece esclusi da questa condivisibile previsione che riguarda i pendolari delle altre Regioni. È per tale motivo che ho indirizzato una nuova nota al presidente Musumeci, che fa seguito a quella di ieri, in cui si chiede la modifica della sua ordinanza”.
“Tale disposizione – continua il primo cittadino – ha completamente trascurato l’elemento imprescindibile che caratterizza la città di Messina, quello di far parte dell’area integrata dello Stretto. Questa peculiarità determina giornalmente, attraverso vari vettori di navigazione, il passaggio da e per la Sicilia e la Calabria di un numero rilevante di pendolari a vario titolo. Ferme restando le sospensioni per alcune categorie di pendolari stabili – studenti universitari, scuole, etc. – alcune altre categorie rilevanti continuano a viaggiare giornalmente – medici, impiegati della PA, liberi professionisti, etc. Pertanto risulta assolutamente iniquo e vessatorio nei confronti di tali cittadini non potere continuare a viaggiare sullo Stretto, pur dovendo ovviamente osservare anch’essi le strette misure sanitarie cui devono sottoporsi tutti gli altri cittadini”.
“Tra l’altro – aggiunge il sindaco peloritano – non appena diffusasi la notizia della pubblicazione dell’ordinanza, pur essendo priva di diretta efficacia in quanto monca dell’attività principale dell’Amministrazione comunale che dovrebbe prevedere la revoca della propria O.D. n. 488/2013 che disciplina l’attraversamento dei tir nel centro città, si è registrato un numero cospicuo di presenze di tir all’interno del centro urbano. Tale circostanza è stata accertata dalla Polizia municipale di Messina che ha rilevato il passaggio di ben 11 mezzi pesanti in appena 30 minuti alle ore 23,20 circa del 14/3/2020. Ciò conferma che la preoccupazione manifestata da questa Amministrazione in ordine alle conseguenze che il recepimento del protocollo all’interno della detta ordinanza avrebbe comportato in termini di ricadute viabili, ambientali e di sicurezza dei cittadini, erano fondate”.
“Peraltro – conclude De Luca – da organi di stampa si apprende che il signor presidente si è meravigliato della presa di posizione di questa Amministrazione, avendo chiarito che l’attuazione del protocollo ‘deve ottenere il parere obbligatorio, tra gli altri, della Capitaneria di Porto. Allo stato questa procedura non si è perfezionata, ogni polemica, è del tutto pretestuosa’, ciò conferma che probabilmente è stato azzardato inserire all’interno di un’ordinanza un provvedimento che non è attuabile in quanto il suo iter di approvazione non si è ancora perfezionato. È per tali motivi che dunque si chiede la revisione dell’ordinanza”.