Cpi, Siad Cisal: "Nessuna tutela contro il coronavirus per i dipendenti"

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Cpi, Siad Cisal: "Nessuna tutela contro il coronavirus per i dipendenti"

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sabato 14 Marzo 2020 - 11:10

“Nessuna tutela contro il coronavirus per i lavoratori del Centro per l’impiego di Messina”. Il sindacato autonomo Siad Cisal punta il dito contro il dirigente del Cpi Gaetano Sciacca, che per ora non ha chiuso gli uffici per sanificarli in quanto c’è bisogno dell’autorizzazione del direttore generale del dipartimento Lavoro Letizia Diliberti, alla quale avrebbe già inviato la richiesta.
“Nulla di più falso. – spiega il segretario provinciale Clara Crocè – Un’impiegata è rientrata al lavoro dopo un periodo di ferie trascorso nella zona rossa, ma nessun provvedimento di sanificazione è stato ancora emanato da Sciacca per tutelare lavoratori e utenti. E non è tutto, perché i dipendenti del Centro per l’Impiego lamentano anche la carenza delle misure di sicurezza per i chi ha rapporti con l’utenza. Strano, perché in altri uffici regionali i dirigenti, dimostrando di avere a cuore la salute dei lavoratori, delle loro famiglie e degli utenti, hanno provveduto alla sanificazione senza chiedere alcuna autorizzazione alla Regione. In frangenti come quello attuale, con una epidemia che ieri ha toccato i 15.113 contagiati e i 1.153 morti, qualsiasi perdita di tempo in ossequio ai tempi della burocrazia è inaccettabile e gli uffici devono essere chiusi immediatamente”.
Il Siad, che ha inviato una nota a tutti gli uffici della Regione Sicilia, richiama l’attenzione del dirigente Sciacca anche sulle altre disposizioni previste per il contenimento del coronavirus: smart working, congedo per i lavoratori immunodepressi, con patologie concomitanti, o con grave deterioramento fisico, gli anziani. “Insomma – puntualizza ancora il segretario provinciale del Siad – tutti quei dipendenti che sono esposti al rischio più elevato perché l’eventuale infezione causa con maggiore frequenza gravi complicanze. E ricordiamo a Sciacca che il mancato rispetto delle misure di contenimento del virus comporta sanzioni penali ben precise”.