Atm, sospesa la procedura di liquidazione

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Atm, sospesa la procedura di liquidazione

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martedì 03 Marzo 2020 - 10:06

Sospesa la procedura di liquidazione dell’Atm. Infatti, stando a quanto riportato dai commissari liquidatori dell’azienda di trasporto pubblico messinese, il dirigente del Centro per l’impiego Gaetano Sciacca ha formulato al riguardo una richiesta di parere all’Avvocatura dello Stato, il cui contenuto esatto al momento è ignoto e che di fatto ha paralizzato la messa in liquidazione della partecipata: “Non è dato sapere il contenuto della richiesta di parere, – spiegano i commissari liquidatori Piero Picciolo, Fabrizio Gemelli e Roberto Aquila – ma è ipotizzabile che attenga a circostanze di peculiare competenza del dirigente, da rimettere ad un parere legale solo nel caso in cui nel precedente incontro fossero emerse autorevoli e specifiche criticità giuridicamente supportate, non certamente la verifica della legittimazione dei liquidatori o la regolarità della procedura, entrambe riscontrabili da atti pubblici e dall’esame della normativa vigente”. Nell’ambito della suddetta procedura, il Centro per l’impiego dovrà occuparsi del transito degli oltre 400 lavoratori dell’Atm in liquidazione nell’Atm Spa.

Tra l’altro, i commissari liquidatori ritengono del tutto illegittima la sospensione della procedura di liquidazione dell’Atm. Infatti, i tre ci tengono a sottolineare che è vero sì che la procedura in questione può essere sospesa, ma soltanto previo accordo con le parti interessate: “L’Atm in liquidazione non riterrà valida ed efficace la sospensione disposta dal dirigente Sciacca e, conseguentemente, alla scadenza dei trenta giorni stabiliti dalla legge (4 marzo 2020), in mancanza di raggiungimento di un accordo, procederà come per legge. Infatti, il termine di trenta giorni stabilito dalla legge può essere sospeso o prorogato soltanto con l’accordo delle parti, e in particolare del datore di lavoro nel cui interesse il detto termine è stabilito”.

I commissari liquidatori evidenziano inoltre che tale sospensione, che è avvenuta a cavallo con l’avvio della nuova Atm Spa, potrebbe causare dei disagi ai dipendenti dell’Atm in liquidazione. Infatti, la nuova partecipata che si occuperà del servizio di trasporto pubblico locale entrerà in funzione il prossimo primo aprile, cioè tra meno di un mese, e la mancata liquidazione della vecchia Atm potrebbe rappresentare un problema per gli stessi lavoratori: “Ciò comporterebbe che l’Azienda dal prossimo primo aprile, pur non potendo più svolgere il servizio di trasporto pubblico locale e servizi connessi, avrebbe in carico tutti i dipendenti, i quali a loro volta avrebbero il grave pregiudizio di non poter essere assunti dal nuovo gestore (il quale dovrà provvedere diversamente) e non avranno attività da svolgere né potranno percepire alcuna retribuzione. – spiegano i commissari liquidatori – In ogni caso, si conferma la più ampia disponibilità dei sottoscritti liquidatori a porre in essere tutto quanto necessario per consentire un legittimo e proficuo percorso a tutela dei lavoratori, della collettività e di tutti i soggetti coinvolti e si invita il dirigente a procedere con la massima celerità a convocare a brevissimo il tavolo fra tutte le parti interessate, considerato il gravissimo pregiudizio che tale situazione di ingiustificato stallo crea alla collettività, all’Azienda e in particolare ai lavoratori interessati”.

Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub trasporti: “Si abbassino i toni mettendo al centro solo le tutele dei lavoratori”. Intanto le organizzazioni sindacali stanno cercando di calmare gli animi, sollecitando le parti ad agire nell’interesse ultimo dei dipendenti di Atm: “Bisogna mettere al centro solo le tutele dei lavoratori. – spiegano i segretari di Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub trasporti – Siamo convinti che da parte di Atm in liquidazione e di Atm Spa ci siano i migliori intendimenti nella garanzia occupazionale, e crediamo sia atto obbligato del Centro dell’impiego procedere accertando ogni plausibile quesito procedurale e normativo che è stato posto in sede di incontro” al fine della  “salvaguardia futura delle stesse aziende Atm in liquidazione e Atm Spa che hanno necessità e interesse a procedere nell’avvio del servizio, ma anche a tutelarsi da ogni possibile contenzioso derivante da eventuali errori procedurali di questa delicata fase”.

“In queste ore anche il Consiglio comunale è stato chiamato in causa per porre i presupposti di garanzia nel transito dei lavoratori – concludono i sindacati – ed in tal senso ribadiamo come in base alla normativa di legge relativa al settore del trasporto pubblico locale e in riferimento alla procedura di licenziamento collettivo avviata con legge 223/91, diventi strumento indispensabile l’introduzione, ad integrazione del Contratto di servizio votato lo scorso 30 dicembre, di un articolo che preveda una clausola di salvaguardia specifica a tutela dei livelli occupazionali e a fini sociali, così come disposto dalle misure delle delibere dell’Autorità di Regolamentazione dei trasporti per tutte le aziende negli affidamenti pubblici e privati”.

Paolo Mustica