Coronavirus, le linee guida di Palazzo Zanca

Paolo Mustica

Coronavirus, le linee guida di Palazzo Zanca

mercoledì 26 Febbraio 2020 - 10:55

Giungono nuove informazioni su come il sindaco Cateno De Luca ha intenzione di affrontare il nuovo coronavirus. Nei giorni scorsi si sono tenuti diversi tavoli con assessori, consiglieri comunali e presidenti di quartiere per definire gli ambiti di potere della giunta comunale in tale circostanza e, dunque, decidere quali azioni intraprendere per prevenire, o quantomeno ridurre al massimo, il rischio di infezioni a Messina. L’ultimo incontro si è tenuto ieri mattina presso l’Asp, dove gli assessori e una delegazione dei consiglieri comunali hanno partecipato a una riunione con i direttori delle strutture sanitarie per fare il punto della situazione.

Zone rosse e zone gialle. Innanzitutto De Luca ha cercato di rassicurare i propri concittadini, spiegando che non bisogna avere timore nei confronti di chi in queste ultime ore si sta spostando dal centro-nord per recarsi a Messina. Infatti, a livello nazionale sono state individuate due zone, le zone rosse, che rappresentano l’epicentro dei focolai registratisi in Italia, e le zone gialle, che comprendono le aree limitrofe alle zone rosse. Mentre nel primo caso è stato disposto a livello nazionale l’assoluto divieto di recarsi in altre aree del paese, nel secondo caso i vincoli sono meno stringenti perché gli individui sono soggetti a rischi minori.

Cosa fare in caso di rientro a Messina. Coloro i quali si stanno spostando dal centro-nord per recarsi a Messina devono contattare il proprio medico di famiglia, il quale valuterà la situazione caso per caso e, qualora fosse necessario, allerterà l’Asp. Inoltre, in caso si avvertano dei sintomi potenzialmente riconducibili al nuovo coronavirus, è fondamentale non recarsi direttamente nei pronto soccorso o presso gli studi dei professionisti: ciò si rende necessario per evitare una diffusione esponenziale del virus.

L’Asp sta mettendo a disposizione quattro automediche appositamente dedicate per eseguire, qualora fosse necessario, il test del tampone. Preme evidenziare che in ogni caso il test in questione non verrà realizzato su tutta la popolazione, ma solo nei confronti di chi presenta dei sintomi potenzialmente riconducibili al nuovo coronavirus e, in caso di esito positivo del test, delle persone con cui è recentemente entrato in contatto. In questa prima fase le analisi dei tamponi saranno realizzate a Catania, anche se quanto prima la città di Messina si attrezzerà adeguatamente per eseguire le analisi in loco.

Traghetti e navi da crociera. Con riferimento alle limitazioni imposte nei confronti di traghetti e navi da crociera, nel caso dei crocieristi interverrà l’Usmaf (Unità sanitaria marittima aree e frontiere), l’organismo della marina che si occupa di garantire la sicurezza sanitaria a bordo delle navi. Al riguardo, l’Usmaf dovrà realizzare degli appositi controlli a bordo prima di far sbarcare i passeggeri. Il sindaco ha evidenziato che in questo caso non potrà intervenire direttamente attraverso l’emanazione di apposite ordinanze sindacali, per il semplice fatto che ciò sarebbe del tutto illegittimo e, dunque, verrebbero annullate dal prefetto, la massima autorità espressione del governo nazionale sul territorio locale. Relativamente al traghettamento di treni e persone, al momento non è stato disposto alcunché, in quanto a livello nazionale sinora non si stanno realizzando controlli e, anche in questo caso, la giunta comunale non ha potere di intervenire direttamente. I trasporti di merci e persone infatti, come spiega l’assessore Dafne Musolino, sono di competenza nazionale.

Migranti. Nel caso degli sbarchi di migranti la situazione sarà ancora più controllata, così come è sempre stato. Una volta sbarcati a Messina verranno infatti trasferiti in blocco nella caserma Gasparro per tutti i controlli sanitari del caso. In ogni caso oggi si terrà un apposito tavolo tecnico in prefettura per approfondire questi aspetti.

Il vademecum per prevenire il virus. Anche i cittadini avranno ovviamente un ruolo cruciale nel prevenire i casi di contagio. Al riguardo, è stata rilanciata una breve guida già proposta dal governo nazionale. Innanzitutto è buona norma lavarsi spesso e accuratamente le mani. In caso di tosse e starnuti bisogna usare delle salviette monouso che poi bisognerà gettare negli appositi contenitori. Non vanno usati farmaci se non sotto stretto consiglio di un medico. I prodotti made in China non sono pericolosi. Bisogna evitare i posti affollati. Gli animali da compagnia non diffondono il virus. La mascherina va usata solo quando si ha il sospetto di essere infetti. Infatti, la mascherina non previene la possibilità di contrarre il virus, quanto piuttosto è utile per evitare di trasmetterlo ad altri nel momento in cui lo si è già contratto. Infine, vanno pulite spesso le superfici con prodotti a base di alcool e cloro.