Piano per il Sud, Messina tagliata fuori: Uil pronta a mobilitarsi

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Piano per il Sud, Messina tagliata fuori: Uil pronta a mobilitarsi

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mercoledì 19 Febbraio 2020 - 07:50

La Uil di Messina è sul piede di guerra. Qualche giorno fa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato a Gioia Tauro il cosiddetto Piano per il Sud, che prevede in sintesi circa 123 miliardi di euro di investimenti a favore del Mezzogiorno sino al 2030. Stando a quanto dichiarato dal segretario generale della Uil di Messina, Ivan Tripodi, parrebbe che Messina sia stata tagliata fuori dal piano in questione e, dunque, non beneficerà di un solo centesimo dei suddetti finanziamenti: “Nonostante l’ingente mole di risorse economiche, brilla l’assoluta mancanza di qualsivoglia investimento nell’area dello stretto di Messina”, spiega Tripodi, che poi punta il dito contro la classe politica messinese, sindaco Cateno De Luca in primis, per non essere intervenuta al riguardo: “Una colpevole assenza che grida vendetta e che evidenzia drammaticamente l’assoluta inconsistenza e la totale mancanza di influenza da parte della classe politica del nostro territorio, nonché delle Istituzioni locali a partire dal sindaco di Messina. E, del resto, il colpevole ed unanime silenzio di questi giorni rappresenta la piena certificazione della nostra oggettiva valutazione”.
Non sono mancate poi le accuse nei confronti del governo nazionale: “È inammissibile subire, da parte del governo Conte, un’umiliazione di questa portata che, nei fatti, sottolinea l’assenza di qualsivoglia strategia o progetto finalizzati a costruire l’indispensabile sviluppo di un territorio sempre più abbandonato, vilipeso e senza prospettive”, ha proseguito Tripodi.
Ciò ha spinto il segretario della Uil di Messina ad annunciare che quanto prima darà avvio, assieme ad altre organizzazioni sindacali e non, a una vertenza per chiedere un emendamento del suddetto piano, in modo tale che anche la città dello Stretto possa beneficiare dei corposi investimenti: “La tragica realtà è che Messina è definitivamente abbandonata al suo destino e alla sua drammatica desertificazione. Tutto il resto sono parole al vento, chiacchiere inutile e fuffa da social che, però, si scontrano con i fatti duri e concreti: nei prossimi anni zero investimenti per Messina, nessuna risposta alla paurosa mancanza di lavoro e alla drammatica crisi senza fine. Insomma, il nulla assoluto. Davanti a questo scempio, noi, comunque, non ci rassegniamo e faremo la nostra parte per aprire, unitariamente a tutte le forze sociali, una grande vertenza del territorio dello stretto finalizzata ad emendare un Piano per il Sud che, allo stato, è inaccettabile e irricevibile”.