Poste, da febbraio chiuderanno 5 sportelli: l'appello di De Domenico alla Regione

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Poste, da febbraio chiuderanno 5 sportelli: l'appello di De Domenico alla Regione

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martedì 14 Gennaio 2020 - 17:19

Nuovi tagli in vista a Messina da parte di Poste Italiane. Infatti, dal 20 febbraio 5 sportelli ubicati nella città dello Stretto chiuderanno i battenti. Nel dettaglio, stiamo parlando degli uffici Messina 1 di via Nicola Fabrizi 3, Messina 16 di via Pietro Castelli 60, l’ufficio di Santo Stefano Briga, quello di Pace e quello di Mili San Marco. A porre la luce dei riflettori su tale vicenda è stato il deputato all’Ars in quota Pd Franco De Domenico, che già in passato era intervenuto a tal proposito dopo che Poste annunciò l’intenzione di voler realizzare un piano di razionalizzazione ed efficientamento su tutto il territorio italiano.
Ritengo inaccettabile che in un territorio nel quale il lavoro costituisce una vera e propria emergenza, soggetti nella sostanza pubblici quali Poste Italiane, che vantano risultati di bilancio straordinari (oltre 1,4 miliardi di utili nel 2018, il doppio di quello dell’anno precedente), possano disimpegnarsi senza rendere conto a nessuno. – commenta De Domenico – Non si può tollerare ancora chi vede il Sud come l’ultima ruota del carro. Se vogliamo essere classe politica diversa rispetto al passato, non possiamo dare tregua a chi fa finta di non capire e a chi ridicolizza il nostro territorio, indipendentemente dal colore politico.
Chi utilizza fondi pubblici ha una responsabilità sociale diversa; non può proporre indiscriminate razionalizzazioni, contribuendo alla perdita definitiva di occasioni occupazionali per il futuro, non può ignorare che queste infrastrutture costituiscono un avamposto sociale in un territorio, specie quello periferico della città, dove la popolazione è costituita soprattutto da anziani, che costituiscono l’ossatura principale dei fruitori dei servizi postali. Ma cosa credono i signori delle Poste che la struttura urbanistica e i servizi di trasporto locale di Messina siano quelli di Milano? O che per i tanti anziani dei nostri villaggi, spesso soli perché con figli e nipoti emigrati per lavoro, spostarsi di 5 chilometri in altro ufficio costituisca una passeggiata salutare?
Nel mio ruolo di deputato regionale – conclude De Domenico – ho presentato un’interrogazione urgente in commissione all’assessore alle Politiche sociali e al Lavoro Antonio Scavone affinché, data l’inerzia del sindaco Cateno De Luca, si attivi per evitare l’ennesimo ridimensionamento infrastrutturale in un contesto territoriale già caratterizzato da un elevato livello di disoccupazione. Tale disimpegno appare, peraltro, in contraddizione con le politiche di favore che Poste Italiane sta portando avanti nei piccoli comuni, apprezzabili per i risvolti socio-economici nei confronti di realtà territoriali disagiate e marginali, in modo da garantire prestazioni adeguate agli standard di efficienza stabiliti dal contratto di servizio stipulato tra Poste italiane e Ministero dello sviluppo economico”.