Cambio di passo, ecco le delibere che supporterà l'eventuale intergruppo

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Cambio di passo, ecco le delibere che supporterà l'eventuale intergruppo

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venerdì 10 Gennaio 2020 - 16:39

Emergono nuovi dettagli sul “Cambio di passo” del sindaco Cateno De Luca, la piattaforma politico-programmatica proposta dal primo cittadino ai consiglieri comunali, che consiste fondamentalmente nella realizzazione di un intergruppo consiliare che appoggi l’attuale giunta su determinate decisioni.
Ed è proprio con riferimento a tali decisioni che sono state fornite maggiori informazioni. Infatti, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani a Palazzo Zanca, De Luca ha presentato le delibere che dovranno essere supportate dell’eventuale intergruppo consiliare: “Abbiamo suddiviso le delibere tenendo conto di tipologie diverse. – ha spiegato il sindaco – La prima è quella che attiene principalmente al completamento del Salva Messina, la seconda riguarda provvedimenti in Consiglio Comunale che sono collegati all’attività amministrativa e sono definiti urgenti; la terza tipologia è collegata all’attività amministrativa e vengono definite delibere opportune da fare; la quarta ed ultima tipologia interessa invece un inizio di impostazione strategica riguardante il profilo urbanistico e altre tematiche della città come il piano strategico urbano e quello dell’area dello Stretto collegato anche al piano strategico della città metropolitana che abbiamo già avviato come aspetto propedeutico, è stato finanziato e nell’arco temporale 2020-2021 si dovrà definire anche perché inizia la partita della programmazione comunitaria 2021-2027; è quindi necessario che ci sia un raccordo complessivo tra Giunta e Consiglio Comunale e si stabilisca su alcune tematiche fondamentali per la città il tipo di scelta da fare, come ad esempio ponte sì, ponte no”.
Abbiamo cercato di interpretare al meglio le necessità della città, – ha aggiunto De Luca – abbiamo posto questa visione di priorità al Consiglio Comunale, l’abbiamo messa a loro disposizione per integrarla eventualmente, ma nessun punto specifico mi è pervenuto ad ora, non è eslcuso che si farà in Aula perché il testo è emendabile, a condizione che si arrivi ad una quadra simile a quello che è stato per il Salva Messina e che ci consenta di andare ancora più veloce in quanto i provvedimenti del 2020 sono un numero imponente, perché è stata programmata entro ottobre la definizione dei debiti derivanti da sentenze definitive. Ciò condiziona la fuoriuscita del comune di Messina dal Piano di Riequilibrio entro dicembre 2022, il che significa con quindici anni di anticipo rispetto al programmato. Tutto è collegato, ci tenevo a precisarlo e a richiamare ogni consigliere comunale al senso di responsabilità in funzione del ruolo, perché non possiamo continuare ad amministrare debiti e disastri, ma bisogna attuare una strategia di rilancio della città. Auspico di non avere una maggioranza risicata; trarrò le mie conclusioni quando il provvedimento sarà votato. Il numero minimo è sedici, però credo che a nessuno serva stare sull’Aventino in un momento così delicato perché Messina ha bisogno di tutti”.