Terremoto 1908, Gioveni: "Una via per non dimenticare"

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Terremoto 1908, Gioveni: "Una via per non dimenticare"

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sabato 28 Dicembre 2019 - 10:16

Oggi cade il 111° anniversario del terremoto di Messina, tristemente noto per essere stato uno dei più gravi cataclismi europei del secolo scorso, e per l’occasione il consigliere comunale Libero Gioveni ha rilanciato una sua vecchia proposta di intitolare una delle vie della città a tale tragico evento, in modo tale da imprimere ulteriormente nelle menti della popolazione locale il ricordo di quell’evento che portò improvvisamente alla morte oltre 100 mila persone tra le due sponde dello Stretto, circa la metà della popolazione allora residente in tali territori.
Da diversi anni ormai tento di portare avanti la proposta di intitolare una strada, piazza o slargo al luttuoso giorno che cambiò radicalmente la storia nella nostra città, convinto della necessità di imprimere un segnale forte e tangibile in ricordo appunto del triste evento del 28 dicembre 1908 che rase al suolo Messina”, spiega il consigliere comunale, che poi aggiunge: “Fa davvero specie pensare che in città non esista via, strada, piazza, slargo, vicolo che ricordi proprio quel giorno per il quale oggi ricordiamo il 111° anniversario”.
Ho sempre sostenuto la tesi secondo cui la strada che si presti meglio ad essere rinominata ‘via 28 dicembre 1908’ fosse il tratto di viale San Martino compreso fra villa Dante e viale Europa, perché rappresenta il cuore del Quartiere Lombardo, che fu fra i primissimi quartieri ad essere ricostruiti dopo il sisma. – prosegue il consigliere comunale – La storia messinese dell’ultimo secolo, infatti, narra che grazie ai finanziamenti erogati dalla famosa Opera Pia Lombarda, furono progettati e costruiti, subito dopo il terremoto del 1908, nel quadrilatero compreso fra via La Farina, viale Europa, via Catania e via Roosvelt (meglio noto, appunto, come ‘Quartiere Lombardo’), un orfanotrofio, un asilo ed un gruppo di case economiche con criteri antisismici (che poi vennero assegnate  tra il 1911 e il 1912 ai superstiti del terremoto con un canone di locazione modestissimo). L’orfanotrofio, invece, che con i cortili occupava un area di 6mila mq., venne inaugurato il 28 dicembre 1910 (nel 2° anniversario del sisma) e demolito nel 1931, ospitando dapprima gli orfani del terremoto e successivamente quelli della prima guerra mondiale.
La scorsa amministrazione, nonostante i proclami dell’ex sindaco Accorinti, non ha mai posto in essere alcun atto concreto in tal senso, nonostante li abbia sempre lasciato liberi di scegliere il sito che potesse ricordare meglio il giorno della memoria. Soltanto l’ex Commissione consiliare Cultura in data 4 gennaio 2018, nel prendere atto della mia proposta, richiese formalmente all’assessore competente e alla stessa Commissione Toponomastica di attivarsi in questa direzione, ma ancora oggi non si ha notizia del possibile iter avviato. Nel ribadire quindi l’opportunità di lasciare il primo vero segno epocale del più grande evento luttuoso della storia messinese, chiedo al sindaco De Luca e all’assessore alla Toponomastica Trimarchi se siano stati posti in essere i primi atti propedeutici all’avvio dell’iter per l’intitolazione o la ridenominazione di una strada a ‘via 28 dicembre 1908’ e se è intendimento di questa Amministrazione imprimere un segno tangibile in città, attraverso questa intitolazione, della più immane tragedia della storia che colpì il popolo messinese”.