Barcellona, agente penitenziario sfregiato al volto da detenuto

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Barcellona, agente penitenziario sfregiato al volto da detenuto

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mercoledì 11 Dicembre 2019 - 22:09

Un gravissimo episodio si è consumato nel carcere di Barcellona.  A denunciare il grave atto è stati Antonino Donato, dirigente del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. “Un detenuto di nazionalità straniera di 35 anni del 3^ reparto, da circa un mese posto in isolamento precauzionale, si è reso responsabile di aggressione ad un assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria, sfregiandolo al volto con un oggetto contundente al punto che si è reso necessario l’intervento del 118 ed è stato accompagnato al locale pronto soccorso dove in primis gli sono stati applicati dei punti di sutura e tutt’ora in osservazione in attesa di altri esami strumentali tra i quali anche una Tac.

Il detenuto è solito assumere certi atteggiamenti, in precedenza in altro istituto si è reso responsabile del ferimento di un sovrintendente procurandogli delle ferite da taglio al ventre. A Barcellona, invece, si è reso responsabile anche di sequestro di persona e minaccia nei confronti di un educatore e minaccia nei confronti del personale di polizia penitenziaria in più occasioni.  Piena vicinanza e solidarietà al collega coinvolto in data odierna nella vicenda e si comunica che verranno prese dei provvedimenti forti da parte del Sappe, in prima l’interruzione di qualsiasi rapporto con l’amministrazione locale che sino adesso non ha saputo gestire determinate situazioni e si è mostrata insensibile alle continue segnalazioni provenienti da più parti. Chiederemo direttamente l’intervento del prefetto e del Capo del Dipartimento e cercheremo di organizzare dei presidi permanenti dinnanzi la struttura barcellonese”.

Per il Segretario Generale del Sappe Donato Capece “la situazione delle carceri siciliane è diventata insostenibile.

Il Sappe dice basta: i costanti e continui eventi critici che si verificano ogni giorno nelle carceri ne sono la più evidente dimostrazione. Poliziotti aggrediti, feriti, sequestrati, contusi, insultati e offesi.

E quel che denuncia il Sappe da tempo si sta clamorosamente confermando ogni giorno: ossia che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza di personale – servono almeno 8.000 nuovi Agenti rispetto al previsto -, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento”.