Regione (senza soldi) trova 48 milioni per premiare funzionari

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Regione (senza soldi) trova 48 milioni per premiare funzionari

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martedì 10 Dicembre 2019 - 22:08

“Nonostante le casse della Regione siano sempre vuote, non si fatica a trovare i 48 milioni di euro per premiare dirigenti e funzionari. Da una parte c’è questo immancabile riconoscimento alla produttività, dall’altra ci sono i siciliani che aspettano di vedere realizzate le opere pubbliche e sognano servizi efficienti, che non arrivano mai”. Commentano così i deputati regionali del Movimento 5 stelle, Nuccio Di Paola e Antonio De Luca, l’accordo raggiunto tra governo e sindacati per ripartire ai dirigenti della Regione 48 milioni di euro tra premi di rendimento, straordinari e progressioni di carriera.
“Non si capisce – spiega Di Paola – in cosa consisterà la nuova pagella per la valutazione di dirigenti e funzionari. Quali saranno i criteri? Scommettiamo che avranno tutti un bel dieci? Immaginiamo sia il solito sistema per distribuire risorse a pioggia al personale, trascurando il sostanziale merito. E’ questo il nuovo processo di valutazione innovativo tanto decantato dall’assessore Grasso e dal presidente Musumeci? Tutti sappiamo quanto lenta e improduttiva sia la macchina burocratica regionale: se la vera valutazione la facessero i siciliani, e non dirigenti e funzionari che giudicano loro stessi, i risultati finali sarebbero molto diversi. Altro che premi”.
“Sarebbe opportuno distinguere – aggiunge De Luca – i compensi aggiuntivi dovuti per legge dai premi aggiuntivi e discrezionali. Questi ultimi andrebbero conferiti solo a quei dirigenti che si sono distinti per aver consentito alla Pubblica amministrazione di fare un salto di qualità, con un apporto di eccellenza e di efficienza, favorendo la semplificazione, la trasparenza e la velocità dei procedimenti. Ci sono dirigenti davvero meritevoli, mentre altri fanno perdere alla Sicilia centinaia di milioni di euro di finanziamenti e non possono essere messi tutti sullo stesso piano. Un meccanismo di premialità davvero equo dovrebbe tenere conto di tutti questi fattori. Ben vengano quindi i premi per i dirigenti meritevoli, ma nell’assegnare loro i premi ricordiamoci che ci sono migliaia di lavoratori che attendono risposte come gli Asu, i precari, i contrattisti e i tanti altri che lavorano alacremente senza che il loro valore venga mai riconosciuto”.