Studenti della "Radice" trasferiti alla "Vann'Antò", La Fauci interroga l'Amministrazione

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Studenti della "Radice" trasferiti alla "Vann'Antò", La Fauci interroga l'Amministrazione

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lunedì 09 Dicembre 2019 - 11:00

Un servizio di scuolabus comunale che garantisca ai piccoli studenti dell’istituto Radice costretti al trasferimento il trasporto presso il nuovo plesso. È questa la proposta avanzata da Giandomenico La Fauci, consigliere comunale di OraMessina, nell’ambito di un’interrogazione indirizzata all’Amministrazione comunale, sulla scorta di quanto richiesto dai genitori degli studenti della scuola Radice. Ma andiamo con ordine, introducendo innanzitutto il problema che ha spinto il consigliere comunale ad avanzare tale proposta.
La vicenda riguarda i bambini della pluriclasse I-II e della terza classe dell’istituto Radice che, per problemi strutturali legati a mancata manutenzione, assenza del sistema di riscaldamento e condizioni generali che necessitano di lavori da effettuare, sono stati trasferiti presso la scuola Vann’Antò”, spiega La Fauci, che poi aggiunge: “Una condizione che influisce negativamente sulla quotidianità di tante famiglie. Infatti, esistono casi di genitori con figli presenti in una delle classi interessate allo spostamento e altri nelle classi successive rimaste all’istituto Radice. Una condizione che complica le normali abitudini di queste famiglie, costrette a lunghi spostamenti per poter far rispettare gli orari di ingresso di inizio lezione”. Insomma, quella evidenziata dal consigliere comunale è una situazione che in alcuni casi limite costringe le famiglie a fare la spola tra l’uno e l’altro istituto al fine di accompagnare i propri figli a lezione in orario.
Da qui la proposta da La Fauci di istituire un apposito servizio di scuolabus per i bambini costretti al trasferimento presso la Vann’Antò: “Quello che queste famiglie chiedono, adesso, è l’istituzione di un servizio di scuolabus comunale che possa garantire ai piccoli costretti al trasferimento il trasporto nel nuovo plesso della Vann’Antò. Dovrebbe essere interesse dell’amministrazione, infatti, quello di aiutare il più possibile i cittadini che vedono le loro vite condizionate da problematiche indipendenti il loro volere. Le condizioni carenti degli edifici scolastici, infatti, non possono ricadere ulteriormente su famiglie che vedono già i propri figli fare i conti con strutture, a volte, poco accoglienti. Allo stesso tempo occorre facilitare il lavoro di dirigenti scolastici e insegnanti – già complicato – limitando le problematiche accessorie così da poter favorire lo sviluppo didattico senza impedimenti e forzate assenze”.