Buone nuove per i lavoratori Asu impiegati nell’Asp di Messina. Infatti, a seguito di un tavolo che si è tenuto ieri presso l’Asp peloritana tra l’azienda sanitaria e la Fp Cgil di Messina, si è discusso della possibilità di far fuoriuscire i lavoratori Asu dal bacino delle cooperative e del loro utilizzo diretto da parte dell’azienda sanitaria.
Durante l’incontro l’Asp è stata rappresentata dal direttore generale Paolo La Paglia, mentre la Fp Cgil è stata rappresentata dal segretario generale Francesco Fucile, dal segretario provinciale Antonio Trino, dal coordinatore regionale Asu Salvo Musolino e dall’esponente dell’Rsu Fp Cgil Giuseppe Romeo.
“È stato un dialogo aperto ed improntato sulla reciproca collaborazione, – hanno dichiarato Fucile, Trino, Musolino e Romeo – dove con grande piacere abbiamo potuto constatare la grande disponibilità del direttore La Paglia rispetto ai termini della questione”. La questione è stata approfondita sotto il profilo normativo, analizzando cioè quanto previso dalla legge regionale 17/2019 e dalle note 59536 e 63386 del Dipartimento regionale del Lavoro: “Il direttore – affermano gli esponenti della Fp Cgil – ha dichiarato la propria piena disponibilità, nei limiti legislativi previsti, all’utilizzo diretto delle maestranze in atto presenti all’Asp. È chiaro che il processo di fuoriuscita di questi lavoratori deve prevedere degli step consequenziali, e il loro utilizzo diretto rappresenta sicuramente il primo di questi step, nella speranza di fuoriuscita da questo pluriennale precariato”.
Secondo la Funzione Pubblica Cgil non è tra l’altro trascurabile il guadagno che l’Asp di Messina avrebbe con un utilizzo diretto, dettato dal risparmio della quota che in atto deve versare alle cooperative per l’utilizzo dei suddetti lavoratori. Nel mostrare grande soddisfazione per l’atteggiamento mostrato dal direttore La Paglia, la Fp Cgil ha ribadito che “affiancherà i lavoratori durante tutte le fasi del processo, dal corretto inoltro delle richieste di assegnazione alla definitiva ricollocazione nel nuovo ente”.