Atm, biglietti e gratta e sosta in aumento per il 2020

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Atm, biglietti e gratta e sosta in aumento per il 2020

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venerdì 06 Dicembre 2019 - 11:09

Nuovi rincari in vista per gli utenti del servizio di trasporto pubblico locale e, più in generale, per coloro i quali utilizzano i vari servizi di Atm. La giunta De Luca ha infatti approvato il nuovo tariffario dell’azienda di trasporto pubblico locale, che sarà applicato a partire dal 2020 e che prevede una rimodulazione al rialzo dei prezzi dei biglietti per viaggiare su bus e tram e dei gratta e sosta per usare gli stalli a pagamento.

Il conto più salato dovrà essere pagato dagli utenti che viaggiano su bus e tram, non solo perché nell’anno entrante il biglietto da 1,20 euro con validità una corsa sarà abolito (pertanto, il biglietto più economico sarà quello da 1,50 euro con validità 100 minuti), ma anche perché il biglietto con validità due corse in un giorno e il biglietto giornaliero, che attualmente sono venduti rispettivamente al prezzo di 1,70 euro e 2,60 euro, saranno venduti rispettivamente al prezzo di 2,50 euro e 4 euro.  Inoltre, il biglietto venduto a bordo passerà da 1,50 a 2 euro. Infine, anche gli abbonamenti subiranno un rincaro nei prezzi, e in particolare quello mensile passerà da 30 a 35 euro, quello trimestrale da 70 a 90 euro e quello annuale da 220 a 250 euro.

Con riferimento all’uso degli stalli a pagamento, sono state abolite le aree da 50 centesimi l’ora, che adesso saranno omologate alle restanti aree da un euro l’ora. Infine, per sostare mezza giornata o l’intera giornata sarà possibile acquistare un gratta e sosta al prezzo rispettivamente di 3 e 5 euro.

Pendolari sul piede di guerra

Intanto sono iniziate a circolare in rete numerose critiche nei confronti dell’Amministrazione comunale da parte degli utenti che quotidianamente si avvalgono dei mezzi pubblici per spostarsi in città. Le critiche sono fondamentalmente riconducibili a due motivazioni. Innanzitutto, l’incredibile impennata dei prezzi dei biglietti, specie quello avente validità due corse in un giorno e quello giornaliero. Infatti, il primo di fatto verrà a costare quanto al secondo prima che si verificasse l’aumento, mentre il biglietto giornaliero costerà la bellezza di ben 4 euro, 1,60 euro in più. Mica poco se consideriamo che chi decide di spostarsi con i mezzi pubblici spesso lo fa per contenere i costi dovuti all’uso della propria auto. Il rischio che si corre di conseguenza è un ritorno per buona parte degli attuali fruitori del servizio di trasporto pubblico all’uso dei mezzi privati: tra gli elevati costi per spostarsi in città con l’auto e quelli per muoversi con i mezzi, tanto vale sostenere i primi e avere quindi un servizio sicuramente più comodo. E se così dovesse essere, allora le strade rischiano di congestionarsi ulteriormente.

La seconda critica che invece viene mossa da chi usa i mezzi pubblici è da ricondurre al fatto che il notevole aumento dei prezzi non è giustificabile se consideriamo il fatto che, rispetto alla precedente amministrazione, il servizio è tutt’altro che migliorato. Oggigiorno può essere considerato accettabile, ma sicuramente non è lontanamente paragonabile qualitativamente parlando a quello lasciato in eredità dall’amministrazione Accorinti.

Paolo Mustica