Nasce la Snai per rilanciare le aree periferiche: 65 i comuni siciliani coinvolti

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Nasce la Snai per rilanciare le aree periferiche: 65 i comuni siciliani coinvolti

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giovedì 05 Dicembre 2019 - 10:11

Anche la Sicilia sarà ricompresa tra le regioni facenti parte dell’intergruppo parlamentare che lavorerà sulla Strategia nazionale per le aree interne (Snai), il piano di rilancio dei comuni periferici che punta a invertire la tendenza allo spopolamento e alla sottrazione di servizi. In particolare, l’intergruppo è stato costituito nella giornata di ieri e si occuperà di ben 4200 comuni italiani ricadenti nelle cosiddette aree interne, 65 dei quali sono siciliani.
Lo Snai utilizzerà fondi comunitari e risorse dedicate in legge di stabilità e avrà l’obiettivo di adeguare la quantità e la qualità dei servizi di istruzione, salute e mobilità e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di questi territori, puntando anche su filiere produttive locali e generando così nuove opportunità di lavoro”, spiega al riguardo la messinese Antonella Papiro, la deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle che ieri è stata chiamata a dare ufficialmente il via all’intergruppo.
Dobbiamo ricordare – prosegue Papiro – che i comuni delle aree interne vivono quotidianamente disagi dovuti alla carenza di servizi primari quali la sanità, le infrastrutture e l’istruzione. L’80% di essi, ad esempio, non hanno alcun plesso scolastico di scuola secondaria superiore, taluni neanche quelli relativi alle medie. Queste aree rappresentano l’identità dei nostri territori, un importante bacino di risorse naturali e culturali che vanno difese e valorizzate. Paesaggi naturali, risorse agricole, eccellenze agroalimentari, opere architettoniche artistiche, tra cui gli stessi edifici che compongono i paesi, che rappresentano una testimonianza preziosa della nostra storia e tradizione. Un bagaglio prezioso che non può assolutamente andare perduto, dobbiamo avere la responsabilità di non pensare a queste come un limite, ma come un’opportunità.
Credo fermamente in questo progetto – conclude la Papiro – e sono convinta che con la costituzione di questo intergruppo ed una serie di analisi sulle criticità che hanno portato ad un fase di stallo su molte aree progetto, porteremo avanti un percorso sinergico a tutti i livelli: Stato, Regione, Amministrazioni locali per poter ridare la possibilità di scegliere di investire il proprio potenziale nella propria terra”.