Arresti e denunce tra San Fratello, Acquedolci e Cesarò

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Arresti e denunce tra San Fratello, Acquedolci e Cesarò

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sabato 23 Novembre 2019 - 15:36

I carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, nel corso dei servizi di controllo al territorio finalizzati al contrasto ai reati in materia di stupefacenti ed ambientali, hanno arrestato due persone e ne hanno deferito in stato di libertà alle competenti Autorità giudiziarie altre due.

A San Fratello, i militari della locale Stazione e del Nucleo Operativo della Compagina di Santo Stefano di Camastra hanno arrestato in flagranza di reato il 43enne C. L., ritenuto responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, il quale era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria poiché indagato per reati in materia di stupefacenti, commessi nella scorsa primavera.

Giovedì mattina, i carabinieri hanno controllato C.L. nei pressi di un bar del centro del piccolo paese nebroideo e lo hanno sottoposto a perquisizione personale trovandolo in possesso di nr. 23 dosi di hashish del peso complessivo di 26 grammi e della somma contante di 245 euro, ritenuta il verosimile provento dell’attività di spaccio.

I carabinieri del Nucleo Operativo, unitamente quelli della locale Stazione, hanno poi effettuato la perquisizione anche presso l’abitazione dell’uomo rinvenendo, occultato nella sua camera da letto, un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi.

C. L. è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione della Procura della Repubblica di Patti, tradotto presso la casa circondariale di Barcellona P.G. a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Ad Acquedolci, i carabinieri hanno arrestato M. C., 61 anni, condannato in via definitiva alla pena della reclusione di un anno e 4 mesi, per i reati di falsità o omissioni nelle autocertificazioni o nelle dichiarazioni, commesso a Messina nel 2010.

A Cesarò, i militari hanno denunciato in stato di libertà alla Procura di Catania, un 30enne per l’ipotesi di reato di ricettazione.

Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 2 marchi auricolari per armenti che erano riconducibili a due aziende zootecniche non collegate all’indagato. Dagli accertamenti effettuati dai carabinieri, uno dei marchi apparteneva ad un ovino già abbattuto da qualche tempo, mentre dell’altro era stato denunciato lo smarrimento dai proprietari.

Nel corso dei servizi di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Caronia hanno sorpreso una donna 56enne del posto, in un terreno di pertinenza della sua abitazione, mentre stava bruciando un cumulo di rifiuti di varia natura, tra cui materiali plastici, metalli, lampadine e lattine. I militari, dopo avere messo in sicurezza i luoghi, l’hanno deferita alla Procura di Patti per combustione illecita di rifiuti.