Sicilia e Sardegna siglano documento comune: "Lo Stato contenga costi dell’insularità"

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Sicilia e Sardegna siglano documento comune: "Lo Stato contenga costi dell’insularità"

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mercoledì 13 Novembre 2019 - 10:29

Nel Documento di economia e finanza e nella relativa Nota di aggiornamento approvati dal Parlamento non si rinviene cenno alcuno al tema della condizione di insularità, condizione che, ai sensi dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e dell’articolo 119 della Costituzione, deve essere affrontata mediante puntuali misure di riequilibrio (fiscalità di sviluppo, continuità territoriale, incentivi e misure di sostegno, ecc.)”. È quanto si può leggere nel documento comune sull’insularità recentemente sottoscritto dalla Regione Siciliana e dalla Regione Sardegna, nell’ambito del quale le due regioni chiedono al governo nazionale di realizzare a favore delle stesse delle misure di compensazione nella legge di bilancio per il 2020 e nell’ordinamento fiscale. Ciò si rende necessario per “riequilibrare gli svantaggi conseguenti alla condizione di insularità, così come previsto dall’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e come stabilito da una recente sentenza della Corte Costituzionale che in modo chiaro sancisce la necessità di tenere conto dei costi dell’insularità nel determinare i rapporti finanziari tra una regione insulare e lo Stato”, si legge in una nota dell’assessorato dell’Economia della Regione Siciliana.
Il documento è stato presentato nei giorni scorsi dal vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati e lunedì scorso alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato.
Non si tratta soltanto di inverare principi ormai conclamati dal diritto europeo e da quello interno, – si continua a leggere nel documento comune sull’insularità – ma di far fronte concretamente, al fine di garantire l’eguaglianza sostanziale dei cittadini e la parità di trattamento nel godimento effettivo dei diritti sociali, alle situazioni di divario ed ai costi dell’insularità mediante misure concrete sul piano legislativo. Ma è soprattutto a livello statale che occorre intervenire, continua il documento, nello Stato europeo che, dopo Brexit, ha il più alto numero di cittadini insulari (12%). La questione a lungo rimasta sopita, almeno sino all’importante pronuncia della Corte Costituzionale, non può più essere elusa nella prima legge di bilancio successiva alla richiamata sentenza della Corte costituzionale n. 6 del 2019 ed alle intese tra Stato e Regione siciliana”.