Concorso vigili urbani, Gioveni: "Oltre ai 30 euro già versati si chiedono altri 15 euro"

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Concorso vigili urbani, Gioveni: "Oltre ai 30 euro già versati si chiedono altri 15 euro"

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martedì 12 Novembre 2019 - 10:44

Il prossimo 22 novembre si terrà la prova preselettiva per il concorso per 46 posti a tempo determinato nel corpo dei vigili urbani, che sarà gestita dalla “Ales srl” di Cagliari. Al riguardo, il consigliere comunale ha dichiarato di aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei candidati, secondo le quali la società chiederebbe agli stessi non soltanto 30 euro per poter partecipare al concorso pubblico, ma anche 15 euro per poter visionare le domande e, quindi, esercitarsi. “Vada per i 30 euro da versare per partecipare ad un concorso pubblico (seppur ritengo siano anche troppe), – afferma Gioveni – ma sborsare altri 15 euro per potersi esercitare sempre alla stessa società che ha incassato le prime 30 euro no, tutto ciò mi sa davvero di business sulla pelle dei cittadini”. Il consigliere comunale pertanto ha chiesto l’intervento del sindaco De Luca e dell’assessore al ramo Musolino affinché chiedano spiegazioni alla Ales srl.
Al netto del fatto che già le 30 euro versate per la partecipazione al concorso appaiono eccessive visto che in altre città si versano al massimo fra le 10 e le 15 euro (a maggior ragione che si tratti di una selezione per soli 12 mesi) – afferma Gioveni – non si può non stigmatizzare il modus operandi della società affidataria del servizio che, utilizzando gli indirizzi email privati dei candidati (che dovevano servire solo per comunicazioni relative alla prova preselettiva), li invita a versare ulteriori 14,99 euro per poter visionare le domande e quindi esercitarsi. Orbene, posto che una qualsiasi società privata è libera di offrire servizi e prestazioni ai cittadini a un qualsiasi costo che ritenga opportuno di contro ritengo parecchio inopportuno se a farlo sia la stessa società che si è già aggiudicata l’appalto.
Non si possono prendere dalla gola centinaia di cittadini che affidano le loro speranze occupazionali (peraltro temporanee) ad una prova per la quale si arrivi anche a pagare un balzello di 45 euro complessive – conclude Gioveni – specie, ripeto, se a monopolizzare il tutto sia una sola società. Qua sì, caro sindaco, che andrebbero fatti dei blitz!”.