Ex hotel Riviera, la proposta di Mli: "Trasformiamolo in un Ostello universitario"

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Ex hotel Riviera, la proposta di Mli: "Trasformiamolo in un Ostello universitario"

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lunedì 11 Novembre 2019 - 11:02

Stando agli attuali progetti della giunta De Luca, con molta probabilità l’ex hotel Riviera, oggi di proprietà della città metropolitana di Messina, sarà venduto all’Agenzia per il risanamento (Arisme), la quale poi dovrebbe riqualificare l’intero immobile affinché possa essere destinato a coloro i quali oggi vivono nelle baracche. D’altro canto, il Movimento Liberi Insieme, un tempo molto vicino al sindaco Cateno De Luca, ha in mente dei progetti diversi per l’ex struttura alberghiera. Nel dettaglio, ha deciso di rilanciare una vecchia proposta avanzata dal suo capogruppo Roberto Cerreti, il quale nel lontano 2013, nelle vesti di consigliere provinciale, realizzò un apposito sopralluogo presso l’immobile, a seguito del quale propose di destinare l’ex hotel per la realizzazione di un “Ostello universitario e della gioventù”, vale a dire una struttura volta ad accogliere i giovani studenti universitari. Riportiamo qui di seguito alcuni dei punti salienti della nota a firma di Roberto Cerreti:
Messina merita di poter riappropriarsi della propria storia ed è per tale motivo che riteniamo utile rilanciare quella che fu la proposta avviata dai consiglieri provinciali del Movimento Liberi Insieme prima della “mannaia Crocetta”, ovvero quella di avviare tutte le procedure necessarie per cedere la struttura alberghiera dell’ex hotel Riviera al comune di Messina che, al contrario di quanto non è stato fatto da chi ci ha gestito a Palazzo dei Leoni negli ultimi 20 anni, potrà ipotizzare un percorso sicuramente più virtuoso rispetto alla svendita dell’immobile, con un riutilizzo mirato, in collaborazione con la locale Università, che dia nuova vita all’ex hotel Riviera, trasformandolo in una struttura d’accoglienza per i giovani, quindi nel primo Ostello universitario e della gioventù, potendo così usufruire di risorse, attualmente recuperabili attraverso le misure interregionali del fondo per l’incentivazione della Cultura e il Turismo del Ministero dello Sviluppo Economico.
Tale ipotesi andrebbe sicuramente incontro alle necessità dell’Ateneo e della popolazione studentesca, favorendo economicamente le famiglie dell’hinterland messinese e di oltre Stretto, costrette a pagare affitti sovraumani e spesso in nero per mantenere il diritto allo studio universitario ai propri figli,  ed incentiverebbe sicuramente i progetti di interscambio culturale europeo ed internazionale, oltreché le diverse forme di turismo giovanile, riaccendendo anche per le casse comunali l’ipotesi, mai attivata negli enti messinesi, di una produttività nella gestione della cosa pubblica“.