Punto nascita S. Agata Militello, Cisl scrive a Razza per chiederne la riapertura

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Punto nascita S. Agata Militello, Cisl scrive a Razza per chiederne la riapertura

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martedì 29 Ottobre 2019 - 11:08

Anche la Cisl Fp interviene sulla temporanea chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata di Militello per via del mancato rispetto di alcuni requisiti previsti dalla legge, e lo fa scrivendo una lettera aperta all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, invitandolo a fare il possibile per trovare una soluzione positiva per il punto nascita in questione. Riportiamo qui di seguito i punti salienti della lunga missiva a firma della Responsabile sanità provinciale della Cisl Fp, Giovanna Bicchieri:
Con la presente la scrivente organizzazione sindacale la invita formalmente ad intervenire nuovamente ed in modo ancora più determinante sulla importante questione della riapertura del punto nascita di Sant’Agata di Militello, al fine di fugare definitivamente ogni possibile dubbio sulla sua reale volontà di definire positivamente l’intera vicenda. Infatti è ben noto che lei ha già espresso presso il Ministero la propria decisione di andare in deroga al Decreto Balduzzi, mantenendo in vita l’importante punto nascita santagatese. È per queste ragioni che la Cisl Fp si rende disponibile ad affrontare le criticità del punto nascita in maniera propositiva, intestandosi immediatamente e personalmente tutte le operazioni che possano favorire ed accelerare il processo atto alla riapertura dello stesso.
Ad oggi le donne gravide di Sant’Agata Militello e di tutto l’hinterland dovranno andare a partorire presso il più vicino ospedale di Patti, ben distante dalle loro famiglie e dalle loro case e, soprattutto, insufficiente a garantire adeguati livelli assistenziali alle partorienti del vasto comprensorio Nebroideo. Ci corre l’obbligo di rammentarle la tragedia che proprio in questi giorni si è consumata presso l’ospedale di Patti ai danni di una giovane mamma, morta mentre portava alla luce il suo secondo figlio. Questo ingiusto decesso, che ha colpito profondamente un’intera comunità e che ci vede vicini al dolore incolmabile della famiglia, ci deve indurre a riflettere sull’importanza della sussistenza delle indispensabili condizioni di sicurezza che pure nel caso in specie, sicuramente non saranno mancate, accendendo i riflettori delle nostre vivide coscienze, sul perseguimento e raggiungimento della massima  tutela delle gestanti e dei nascituri nel momento più delicato della loro vulnerabile esistenza.
Rimaniamo, pertanto, in attesa del suo sicuro, fondamentale e qualificato riscontro, cogliendo l’occasione per porgerle cordiali saluti“.