Sant'Agata di Militello, Articolo Uno: "Gravissima la chiusura del punto nascita"

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Sant'Agata di Militello, Articolo Uno: "Gravissima la chiusura del punto nascita"

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giovedì 03 Ottobre 2019 - 10:14

La chiusura del punto nascita di Sant’Agata di Militello è una notizia gravissima perché colpisce un presidio sanitario strategico. Oltre alla fascia costiera sono, infatti, numerosi i comuni montani dei Nebrodi che avrebbero insostenibili disagi ad accollarsi lunghi spostamenti per essere assistiti in questa delicata prestazione”. È il grido d’allarme del segretario provinciale e del coordinatore dell’area Nebrodi di Articolo Uno, rispettivamente Domenico Siracusano e Marcello Corrao, a seguito della temporanea chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata di Militello, fino a quando non verranno rispettati puntualmente i requisiti previsti per legge.
È inaccettabile che criteri meramente numerici vengano utilizzati per la riorganizzazione del sistema dei servizi sanitari che dovrebbe invece garantire la tutela del diritto alla salute per tutti i cittadini, secondo un principio di uguaglianza al di là del territorio di riferimento, specie se in condizioni di svantaggio. – proseguono gli esponenti di Articolo Uno – È più che evidente che l’orografia e il sistema di viabilità dell’area nebroidea intorno a Sant’Agata di Militello rendono imprescindibile la necessità di questo presidio sanitario. Occorre garantire la totale sicurezza delle partorienti e dei nascituri che non può trovare una risposta nell’invio presso il presidio ospedaliero di Patti, che potrebbe essere oltremodo sovraccaricata. Per tali motivi, la federazione provinciale di Articolo Uno, di concerto con il coordinamento dei Nebrodi, ha investito il gruppo parlamentare di Liberi e Uguali alla Camera e quello dei Centopassi all’Ars al fine di avviare un’opportuna attività ispettiva per verificare quale proposte operative ed organizzative possono essere messe in atto per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e la qualità del lavoro del personale sanitario in forza al punto nascita di Sant’Agata di Militello.
Occorre inoltre avviare una iniziativa legislativa per evitare il ripetersi dello smantellamento dei servizi sanitati essenziali. Si tratta di mettere in campo una seria riforma dei criteri posti alla basa della riorganizzazione del sistema dei presidi territoriali che non possono essere sacrificati ad una logica meramente economicistica. Il taglio degli sprechi, che vanno comunque sempre accertati attraverso indicatori multisettoriali, non puoi mai ledere l’universalità e gli standard minimi della sanità pubblica”.