Atm, Filt Cgil e Uiltrasporti: "Un fallimento l'esperimento Shuttle"

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Atm, Filt Cgil e Uiltrasporti: "Un fallimento l'esperimento Shuttle"

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giovedì 03 Ottobre 2019 - 11:51


Dopo tanta propaganda, si allungano a due ore i tempi di percorrenza dello Shuttle”. Esordiscono così in una nota Filt Cgil e Uiltrasporti criticando il nuovo piano di esercizio di Atm. “Finalmente gli esperti di Atm si sono resi conto che lo Shuttle a Messina non volava – si continua a leggere nella nota – ma restiamo convinti che l’esperimento sia abbondantemente fallito, come avevamo per tempo previsto, e che la linea lunga 30 km vada spezzata tornando al passato così come, pian piano e nel silenzio, si sia già fatto per il resto del piano di esercizio del corso De Luca – Campagna dove il pettine è rimasto quasi un ricordo e la maggior parte delle linee tornate ai capolinea del passato”.

Il giudizio complessivo sul piano esercizio bus, di certo migliore di quelli finora predisposti da un anno a questa parte e continuamente modificati in corso d’opera, resta però negativo – continuano Filt Cgil e Uiltrasporti – con un evidente sovra dimensionamento dei chilometri rispetto al personale autista disponibile, nonostante le assunzioni evidentemente insufficienti, che ha finito per tramutarsi in un monte ore medio di lavoro straordinario nelle prime settimane di circa 150 ore giornaliere ed il picco massimo di 174 ore oggi 3 ottobre, una trentina di turni di servizio scoperti mediamente e nuove soppressioni di corse bus per i villaggi. E nonostante la presenza di turni spezzati tra gli autisti che l’azienda si era impegnata a non applicare dopo le assunzioni. Il nuovo piano sembra sviluppare circa 3 milioni 800 mila km bus anno, in pratica lo stesso valore del 2016 della gestione Foti-De Almagro, e pertanto nonostante i tanti dossier e le accuse verso i presunti errori del passato, resta anche oggi ben sopra la quota dei chilometri che la Regione rimborsa ad Atm che si ferma a poco più di 3 milioni di km/anno. Se nel 2016 l’Atm era una cinquecento usata come una Ferrari, oggi rischiamo di restare a piedi visto che si è voluto dare alla città un’azienda in fase di liquidazione e senza un contratto di servizio ed il pericolo che i conti non tornino è più che allarmante. Solo per citarne alcuni, il tanto decantato sevizio per l’ospedale Papardo per cui è stata raddoppiata la line 24 ma con un percorso che esclude gran parte dell’utenza nord. Non migliore è la linea 32 che serve Papardo solo in andata tanto che il servizio è offerto da una navetta privata disposta dall’ospedale al capolinea tram. Nel villaggio Pezzolo nelle ore pomeridiane vi sono fino a 4 ore di buco senza servizio. La zona sud, le vallate da Larderia a Tremestieri risultano mal servite dall’attuale percorso della linea 5 ed occorrerebbe servire i villaggi in via nazionale. Galati e Mili Marina risultano mal servite negli orari scolastici.

Allarma anche l’attuale situazione del comparto Ztl che ha storicamente un polmone economico per gli incassi Atm. Dal bilancio 2017 risulta un incasso da Gratta e sosta di 2.329.814 euro, a cui aggiungere 273.537 euro di incassi trasferiti per multe elevate nella Ztl e 53.115 euro per la vendita titoli sosta tramite My Cicero. La Ztl fa introitare in Atm quindi circa 2 milioni e 700 mila euro annui, ma ad oggi constatiamo che nell’ultimo periodo il personale è spesso distolto in altre attività non tutte utili e produttive, persino ausiliari impiegati per la conta dei passeggeri su bus e tram, lasciando scoperti dal controllo interi lotti di zone blu del centro. Da 20 unità per turno quotidianamente si scende a circa la metà con giornate in cui tutto il centro cittadino è controllato da tre o 4 ausiliari, legittimando di fatto la sosta selvaggia e ponendo le basi per una probabile caduta degli incassi e delle multe per il 2019 che l’Atm non può certo permettersi.

Ad oggi non sussistono innovazioni tecnologiche a supporto del controllo e così facendo con ogni probabilità si sta costruendo la scusa ‘voluta e prevista’ per procedere nello spezzatino dell’azienda per giustificare la successiva esternalizzazione del servizio posteggi, mentre al contrario chiediamo all’assessore al ramo Mondello di predisporre un potenziamento di quello che rappresenta innegabilmente un polmone economico per l’Atm ed il Comune predisponendo un piano, da sottoporre al Consiglio Comunale e ai sindacati, di rivisitazione del l’intera Ztl in armonia con il prossimo Piano Urbano del Traffico, con un nuovo piano tariffario e di incremento del servizio di controllo della sosta dalle 8 del mattino alle 20 di sera in maniera continuativa, come già predisposto in altre città, valorizzando al meglio le risorse che possono essere veramente impiegate con contratti full time che ad oggi restano temporanei e a 36 ore settimanali”.