Fibra ottica, Mli propone class action per danni a Montepiselli

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Fibra ottica, Mli propone class action per danni a Montepiselli

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mercoledì 25 Settembre 2019 - 15:14

Il Movimento Liberi Insieme, su sollecitazione degli abitanti di via Gelone in Montepiselli, comunica di aver dato impulso ai propri legali per procedere con una class action per danni contro Telecom e Fastweb vincitrice dell’appalto su Messina per i lavori di posatura della fibra, per aver con il comportamento omissivo delle ditte subappaltatrici, responsabili dei danni alla condotta idrica e della chiusura dei chiusini di distribuzione idrica, provocato enormi disagi agli abitanti della suddetta zona, costretti a rimanere senza approvvigionamento idrico per ben 3 giorni, ovvero da giovedì 5 settembre 2019, sino alla domenica successiva.
Nella gravissima situazione sopra descritta si sono ritrovate ben cinque palazzine e centinaia di famiglie, con anziani, disabili e bambini, costretti per l’interruzione del pubblico servizio provocato dagli operai che, durante i lavori, tranciavano di netto la conduttura idrica, lasciando gli abitanti della zona senza acqua e facendoli precipitare in una situazione paradossale e senza possibilità di venirne fuori in tempi rapidi a causa della mal celata rottura della conduttura idrica, che veniva ugualmente ricoperta senza avvisare l’Amam del danno provocato.
Al di là delle ben note e pregresse vicende amministrative e politiche che ci legavano alla suddetta Azienda per la distribuzione delle acque, è obbligo intellettuale, in questa sciagurata e vergognosa vicenda, dover invece esaltare l’operato dei dipendenti dell’Amam e del suo amministratore Puccio, i quali da subito si sono mobilitati per i cittadini di Montepiselli, individuando il danno, le problematiche legate alla chiusura del chiusino e successivamente sono intervenuti con le loro ditte fiduciarie per ripristinare la conduttura e la successiva erogazione idrica.
In egual misura vanno ricordati gli sforzi fatti in questi mesi e l’interessamento anche su questa vicenda del vice sindaco, Salvo Mondello, nonostante il decreto scavi consenta alla suddetta società di avere un discreto paracadute.
I cittadini vanno risarciti per i disagi subiti ed i legali del nostro Movimento agiranno per loro conto nelle sedi opportune, ma è nostro auspicio che anche il Comune di Messina e l’Amam, si attivino per farsi ristorare delle somme esborsate per riparare i danni provocati dalle ditte da esse incaricate, oltre a sforzarsi per prevedere controlli serrati e maggiore presenza sui cantieri in essere sul territorio comunale, al fine di evitare che questi signori continuino a fare i loro comodi a danno della città e dei suoi abitanti”.