Accusa il padre dell'ex per la fine della relazione e cerca di investirlo: arrestato 46enne

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Accusa il padre dell'ex per la fine della relazione e cerca di investirlo: arrestato 46enne

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giovedì 19 Settembre 2019 - 10:13

Dovrà rispondere del reato di atti persecutori un 46enne originario di Capizzi (M.B.S. le sue iniziali), in quanto si sarebbe reso responsabile di una serie comportamenti illeciti nei confronti della famiglia dell’ex compagna, e in particolar modo nei confronti del padre, reo a detta del 46enne di essere il responsabile della fine della relazione con l’ex convivente. Per questo motivo, nella mattinata di ieri i carabinieri della Compagnia di Mistretta hanno eseguito, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di M.B.S.
In particolare, l’uomo, non accettando la fine della relazione con l’ex compagna, ha posto in essere una serie di comportamenti ossessivi e minacciosi nei confronti della famiglia della donna, creando un perdurante e grave stato d’ansia e di paura e un fondato timore per l’incolumità dell’intero nucleo familiare, costringendo le vittime ad alterare le proprie abitudini di vita. Il 46enne non è nuovo a questi comportamenti poiché, già in passato, è stato destinatario di altre misure cautelari per maltrattamenti in famiglia ai danni della ex convivente. Ultimamente, però, il destinatario principale dei suoi atti illeciti è stato proprio il padre della donna. In particolare, il padre della donna è stato oggetto di pedinamenti e minacce di morte che rischiavano di concretizzarsi quando il 46enne tentò di investirlo. I comportamenti persecutori che hanno portato all’odierna misura cautelare si sono concretizzati in una condotta permanente dal maggio di quest’anno fino all’ultimo episodio di violenza, verificatosi lo scorso 5 settembre.
L’arrestato, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna, dottoressa Luisa Maria Bruno, come richiesto dalla Procura di Enna, in persona del sostituto procuratore Orazio Longo, che ha coordinato le indagini, è stato condotto presso la propria residenza in regime di arresti domiciliari.