Atm, Filt Cgil e Uiltrasporti preoccupati per la gestione dell'azienda

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Atm, Filt Cgil e Uiltrasporti preoccupati per la gestione dell'azienda

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martedì 03 Settembre 2019 - 12:57

Avevamo denunciato all’assessore Mondello la mancanza di meritocrazia e trasparenza nella gestione del personale Atm. Tuttavia, nonostante le meritevoli intenzioni dell’assessore, la situazione ad oggi è persino peggiorata e pare chiaro che si compensa il silenzio ed il servilismo con la partecipazione al banchetto della spartizione delle poltrone”. È quanto dichiarato dai segretari di Filt Cgil e Uiltrasporti di Messina, rispettivamente Carmelo Garufi e Michele Barresi, lanciando un j’accuse contro il management dell’azienda di trasporto pubblico locale, in quanto resosi responsabile, a detta dei sindacalisti, di una gestione poco trasparente di Atm, perlopiù assoggettata al soddisfacimento degli interessi di poche persone, specie durante la delicata fase di liquidazione dell’azienda.
Ultimo, ma solo in ordine di tempo, – proseguono i sindacalisti – l’ordine di servizio 17L del 27 agosto a firma del direttore generale e del collegio dei liquidatori che ‘premia’ scientemente alcuni dipendenti, assegnando a loro ruoli di gestione del personale e differenze retributive, senza metodi meritocratici, né concorsi interni. Dopo aver urlato per mesi allo scandalo dei presunti autisti imboscati, adesso si distolgono autisti dalla guida per assegnarli in ufficio, continuando a tutelare sacche di nullafacenza, dedite al proselitismo sindacale prima che al lavoro, per le quali il Salva Messina si è rivelato utile salvacondotto.
Per questo motivo, le sigle sindacali esortano il Consiglio Comunale ad avviare un atto ispettivo nei confronti di Atm: “Auspichiamo che un consigliere comunale ‘coraggioso’ proceda con un accesso agli atti, visto che, in barba alle leggi sulla trasparenza, il sito della partecipata sembrerebbe carente di informazioni su delibere e impegni di spesa della gestione Campagna. Valuteremo di rivolgerci alle autorità competenti perché Atm oggi appare più che mai il vecchio carrozzone della politica. Troppe incognite sono emerse in quest’anno su bilanci, carriere, impegni di spesa e direttori generali scomparsi nel nulla mentre procede la fase di liquidazione in assenza del bilancio 2018, una fase che crea e creerà danni ai lavoratori ed al servizio pubblico della città“.
Restiamo fortemente preoccupati – concludono Garufi e Barresi – per il futuro dei 500 lavoratori, anche alla luce che per andare avanti l’Atm ha già chiesto ad agosto al comune l’anticipo delle mensilità del contratto di servizio fino a dicembre 2019 evidenziando una gestione tutt’altro che oculata e un allegro andazzo gestionale. Visti gli appelli inoltrati al presidente del collegio dei liquidatori, rimasti inascoltati auspichiamo che l’assessore Mondello, riprenda in mano la supervisione dell’Atm con la stessa autorevolezza mostrata nei mesi scorsi“.