Torna l'"Abarth Blood donation day" per promuovere le donazioni di sangue

red..me

Torna l'"Abarth Blood donation day" per promuovere le donazioni di sangue

red..me |
mercoledì 31 Luglio 2019 - 11:26

Torna per il secondo anno consecutivo l’“Abarth Blood donation day”, la sfilata automobilistica avente il fine di promuovere le donazioni di sangue che, com’è noto, nei mesi estivi si riducono di parecchio. In particolare, la manifestazione prenderà avvio alle 8 e 30 di domenica 4 agosto da via Garibaldi, dove i soci dell’Abarth Club Sicilia si daranno appuntamento per dare luogo a un vero e proprio corteo di Abarth che si snoderà lungo le strade della città, e vivrà il suo momento centrale intorno alle 9, quando i soci del club arriveranno con le loro splendide auto al Policlinico ed faranno la donazione.
L’idea è stata originariamente lanciata dalla dottoressa Pina Quartarone, dirigente medico del reparto di Terapia intensiva neonatale e pediatrica del Policlinico e presidente dell’Abarth Club Trinacria, condivisa dal direttore della Uoc di Medicina trasfusionale professor Andrea Alonci e pienamente supportata dalla direzione generale dell’ospedale: “Si tratta di temi – dichiara il direttore generale del Policlinico Giuseppe Laganga – sui quali l’opera di sensibilizzazione deve essere continua e costante. La carenza di sangue, in particolare in un periodo come quello estivo, rischia di assumere nel nostro territorio i connotati di una vera e propria emergenza. Per questo iniziative come quella dell’Abarth Club Sicilia rappresentano un esempio per tutti”.
Ringrazio sentitamente gli organizzatori e il personale dell’Azienda che contribuirà alla manifestazione, – prosegue Laganga – augurandomi che questo raduno possa essere un’occasione per spingere tanti cittadini a compiere un gesto d’amore nei confronti del prossimo, unendosi alla donazione. Domenica prossima, tra l’altro, chi verrà intorno alle 9 al Policlinico, avrà anche la possibilità di ammirare queste splendide auto, ma soprattutto la donazione sarà ripagata dalla consapevolezza di avere compiuto un gesto che potrà concretamente salvare vite umane”.