Il Cortile presenta lo spettacolo Legittima difesa

Maria Antonella Saia

Il Cortile presenta lo spettacolo Legittima difesa

venerdì 19 Luglio 2019 - 17:16

Torna l’appuntamento con “Il Cortile – Teatro Festival”. Lunedì, alle ore 20.45, a Palazzo Calapaj-D’Alcontres andrà in scena la pièce dal titolo Legittima  difesa. Sul palco, a dare corpo alla storia un cast tutto messinese costituito da Giuseppe Capodicasa, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì.
«La scrittura di “Legittima difesa” – dice Laura Giacobbe – riguarda un’idea maturata molto tempo fa, quando le opinioni attorno a questo argomento apparivano come sintomi e sentori e non erano ancora il fiume in piena che sono oggi. Allora la circostanza di un rapinatore in casa appariva come un valido pretesto teatrale, uno zoom potente sull’umore nero che bolliva nel ventre del Paese. Quando invece tutto diventa troppo complicato, è bene diffidare da chi ci dice che tutto è semplice. Quando sentiamo di non appartenere più a niente, è bene diffidare da chi ci dice che apparteniamo al popolo del buonsenso».

A sua volta Bonaventura nelle note di regia scrive: «Incredibile signori: le rapine e gli omicidi sono nettamente in calo, mentre la paura aumenta. Come mai? Cosa o chi si nasconde dietro questo paradosso? È questo il nascosto nel testo “Legittima difesa”, è nascosto perché non lo dice, te lo porge gentilmente, per farti rendere conto di cosa sia, adesso il nostro paese. L’Italia impaurita, depressa e cosparsa di odio. L’Italia che cerca di reagire ma viene fermata da un muro invisibile. Che muro? L’ignoranza, il facile schierarsi con il più forte, il difendersi con le armi, con l’insulto, con la negazione dei diritti dell’uomo, con il perdere tutto ciò che di bellezza c’è nell’animo umano. Fermiamoci su una panchina di una piazza, incontriamoci, non facciamoci fregare, forse le soluzioni le possiamo trovare, guardandoci negli occhi. “Siamo uguali capo, a me non spetta l’orologio tuo e a te non spetta la vita mia”».
Ancora una volta le emozioni corrono veloci sulle assi del palcoscenico.