Vietato chiedere soldi ai semafori, De Luca minaccia sanzioni

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Vietato chiedere soldi ai semafori, De Luca minaccia sanzioni

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martedì 16 Luglio 2019 - 13:15

Si chiamano “Misure a tutela del decoro di particolari luoghi” e sono state disposte con ordinanza del sindaco, Cateno De Luca.
Una serie di aree quali stazioni, piazze, vie, ospedali, scuole, università, ville, mercati, negozi e chiese in cui verrà disposto l’ordine di allontanamento e il divieto di accesso.
“Al fine di tutelare il patrimonio culturale ed ambientale della città, di garantire una maggiore sicurezza urbana nel territorio, di preservare il decoro e la vivibilità urbana – si legge nell’ordinanza sono vietati il bivacco anche con il consumo di alimenti e bevande sul suolo comunale disseminando rifiuti, ovvero porre in essere comportamenti che creano difficoltà legate alla libera fruizione delle aree e degli spazi pubblici; l’accattonaggio molesto posto in essere con il carattere dell’insistenza o dell’oppressione nelle richieste di denaro o attuato con azioni che turbino il libero utilizzo delle aree pubbliche e dei parcheggi limitrofi e/o che vi rendano difficoltoso l’accesso; mendicare con la presenza di minori o con l’utilizzo di animali o simulando menomazioni fisiche per richiamare l’attenzione e la compassione dei passanti; le richieste di denaro con offerta di servizi quali la pulizia dei vetri, fari o altri parti di veicoli; occupare illecitamente gli spazi pubblici, stazionare o intralciare la libera circolazione di persone e veicoli”. Sanzioni da 100 a 300 euro, ma di solito si tratta di nullatenenti.
COMUNITA’ DI S.EGIDIO PREOCCUPATA. La Comunità di Sant’Egidio di Messina, impegnata da quasi trent’anni in attività di sostegno ai poveri della Città, esprime la propria preoccupazione in merito all’Ordinanza Sindacale n. 190 del 15 luglio 2019, avente come oggetto “Misure a tutela alla sicurezza urbana e del decoro del centro abitato”.
Nell’ordinanza, infatti, si accostano i temi legati alla povertà a quelli di decoro ed ordine pubblico. Siamo fermamente convinti che la nostra Città sarà accogliente per tutti, se si intraprenderanno azioni volte alla difesa dei poveri, cercando soluzioni che mirino a ridurre le condizioni di disagio e di marginalità.
Non crediamo che le criticità in merito alla sicurezza e al decoro si risolvano difendendosi dai più poveri e dai più marginali, multandoli ed espellendoli dal contesto urbano.
Crediamo che vietare l’elemosina ai più poveri, sia un gesto che non solo colpisce chi riceve l’elemosina, ma toglie anche ad ognuno di noi la possibilità di “perdere il tempo con un altro che ha bisogno”, come ricorda Papa Francesco.
La presenza dei poveri pertanto ci interpella su quanto ci sia bisogno che la nostra Città diventi capace di inclusione. Sappiamo che questa è una responsabilità di ognuno di noi, secondo le proprie possibilità e le proprie competenze. In questo senso, siamo e restiamo disponibili a qualsiasi confronto ed occasioni di dialogo su quali misure efficaci intraprendere per migliorare le condizioni di tanti nostri concittadini.
Da cristiani, crediamo fortemente che l’incontro personale con il povero, per quanto a volte possa metterci a disagio, ci renda più umani e ci aiuti a ritrovare le ragioni della compassione e della solidarietà verso i più deboli.