“La gente è inferocita e i commercianti sono prossimi alla protesta”. I messinesi non sembrano aver preso bene la decisione da parte dell’amministrazione comunale di procrastinare la riapertura della galleria San Jachiddu, importante snodo cruciale della zona nord che risulta chiuso dallo scorso 9 giugno. In particolare, ad intervenire sulla vicenda è stato il consigliere della V Circoscrizione Franco Laimo, il quale dichiara di essere stato contattato da numerose persone sul piede di guerra dopo aver saputo che la riapertura della galleria sarebbe slittata di una settimana a causa del mancato completamento di alcune operazioni di rifacimento del sistema di drenaggio: “In particolare, – spiega Laimo – i commercianti sono prossimi ad occupare il viale Regina Elena e il viale della Libertà, che nelle ore mattutine sono davvero impercorribili persino con i mezzi a due ruote, nonostante gli sforzi e la presenza del Corpo dei Vigli Urbani che stazionano negli incroci nevralgici“.

“Il Dipartimento di Viabilità non può diramare lo slittamento di un’altra settimana a pochissime ore dalla riapertura, – prosegue Laimo – che era stata prevista per il pomeriggio di ieri, appreso tra l’altro solo dai media senza ricevere alcuna comunicazione presso la sede della V Circoscrizione. Per una questione di pubblica sicurezza occorre studiare e programmare per tempo tali opere di manutenzione; è palese che la zona Nord è aumentata dal punto di vista demografico vertiginosamente nell’ultimo decennio e poi, da non sottovalutare l’importante snodo autostradale di Giostra, che funge da valvola di sfogo. Occorre elevarsi e non restare fermi: la contrattazione collettiva nazionale di Lavoro prevede il lavoro notturno, e proprio per evitare disagi sulla viabilità stessa occorre effettuare tali interventi ‘in notturna’.
“In Giappone nell’arco di un mese avrebbero costruito una seconda galleria! E poi si parla ancora di “Ponte sullo Stretto!“.