Progetto Icaro, Polstrada in prima linea per promuovere la cultura della sicurezza stradale

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Progetto Icaro, Polstrada in prima linea per promuovere la cultura della sicurezza stradale

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giovedì 13 Giugno 2019 - 11:50

Diffondere l’importanza del rispetto delle regole stradali e più in generale della legalità. È questo l’obiettivo postosi dal “Progetto Icaro”, la campagna sulla sicurezza stradale organizzata dalla Polizia Stradale, giunta ormai alla diciannovesima edizione, che si è tenuta nei giorni scorsi attraverso una serie di incontri svolti da funzionari e tutor della Polstrada. In particolare, l’iniziativa è stata promossa dalla Polstrada con il Miur, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, la Fondazione Ania, il Moige (Movimento italiano genitori), la Federazione Ciclistica Italiana, il Gruppo ASTM-SIA, il Gruppo Autostrada del Brennero ed Enel Green Power.
Il tema di questa edizione è stato il “Controllo delle Emozioni alla Guida”. L’emotività, infatti, associata a una serie di fenomeni psicologici tra cui il temperamento, la personalità, l’umore, influenza il comportamento durante la guida di veicoli. Nel Messinese la Polstrada locale si è recata in vari Istituti della provincia, che hanno accolto con entusiasmo il progetto. Agli incontri hanno preso parte circa 800 giovanissimi alunni ai quali sono stati illustrati, anche con l’ausilio di filmati e spot, i principi dell’educazione stradale, il rispetto delle regole e il concetto di responsabilità, con l’obiettivo di diffondere il complesso di norme che compongono il codice della strada, inteso non come regole impositive ma come valori di una cultura civica personale che deve diventare tesoro di vita quotidiana.
L’iniziativa ha l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza stradale e di ridurre le vittime della strada, visto che gli incidenti sono la prima causa di morte per i giovani in Italia ed in Europa, anche semplicemente spiegando le piccole ed iniziali differenze tra segnali stradali, tra divieti e prescrizioni; parole, filmati ed immagini, diventano un linguaggio che, partendo dalle emozioni, può far nascere nella mente dei ragazzi una maggiore consapevolezza dei rischi, affinché affrontino la quotidianità con più maturità.