Elezioni ex Province, il voto slitta al prossimo anno

Paolo Mustica

Elezioni ex Province, il voto slitta al prossimo anno

giovedì 30 Maggio 2019 - 10:49

Slitta all’anno prossimo l’elezione dei rappresentanti nell’ambito delle ex Province. Nella giornata di ieri il parlamento siciliano ha approvato infatti un emendamento che comporta il rinvio delle elezioni provinciali, nell’ambito delle quali sindaci e consiglieri comunali sono chiamati ad eleggere i componenti del consiglio provinciale. In particolare, le elezioni in questione, che si sarebbero dovute tenere il prossimo 30 giugno, si svolgeranno il 30 maggio 2020.

Grande soddisfazione esprime al riguardo il sindaco metropolitano Cateno De Luca, il quale da sempre ha spinto i deputati all’Ars a procrastinare tali consultazioni in quanto, a detta sua, prive di senso dal momento in cui le città metropolitane siciliane continuano a versare in una condizione di perenne dissesto finanziario: “Non aveva senso celebrare queste elezioni il 30 giugno, – spiega De Luca – non essendo ancora stata risolta la Finanziaria”. E a proposito della Finanziaria, il sindaco metropolitano rilancia poi la sua proposta di destinare alle città metropolitane e ai liberi consorzi siciliani 350 milioni di euro, che andrebbero prelevati dai finanziamenti europei e in particolare dai fondi per lo sviluppo e la coesione: “Ora pensiamo a risolvere la situazione economica, – prosegue De Luca – destinando alle ex Province siciliane 350 milioni di euro da prelevare dai fondi per lo sviluppo e la coesione, così da coprire il disavanzo al 31 dicembre 2018 e garantirne la gestione corrente per gli anni 2019/2021. Solo in tale modo sarà possibile garantire tutti gli investimenti per la messa in sicurezza delle scuole secondarie, delle strade e dei viadotti”.

Il sindaco metropolitano ci tiene poi a ringraziare quei deputati all’Ars che hanno contribuito concretamente nel far passare tale emendamento, accogliendo così una delle istanze da lui formulate nell’ambito della marcia dei sindaci dello scorso 15 maggio e del cosiddetto patto della Madonnina, l’accordo sottoscritto lo scorso 20 maggio tra De Luca e le forze moderate siciliane (fondamentale è stata la mediazione di Sicilia Futura) in vista delle recenti elezioni europee e delle elezioni regionali del 2022: “Una delle clausole del patto della Madonnina, così come tra le richieste della marcia dei Sindaci dello scorso 15 maggio – spiega il sindaco metropolitano – era il rinvio delle elezioni per le città metropolitane. Ringrazio il parlamento siciliano per aver accolto la proposta formulata dal Gruppo Misto, dall’Udc, da Fratelli d’Italia, dai Popolari e Autonomisti e da Sicilia Futura”.