Messina Social City, i lavoratori esclusi si riuniscono in assemblea

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Messina Social City, i lavoratori esclusi si riuniscono in assemblea

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lunedì 20 Maggio 2019 - 12:49

Continua a far discutere la vicenda che ruota attorno alla mancata assunzione dei lavoratori storici del settore dei servizi sociali nella nuova partecipata, la Messina Social City. Questa volta a prendere la parola sono stati direttamente i lavoratori esclusi, i quali hanno annunciato che si riuniranno questa sera in assemblea aperta per discutere sul da farsi.
Noi lavoratori esclusi – si legge in una nota – abbiamo avuto molta pazienza e dato un’infinità di possibilità a questa amministrazione per ricucire errori e misfatti generati da una incompetenza agghiacciante dell’assessorato e dal dipartimento dei Servizi Sociali.
“La domanda è: c’è un modo per liberare i lavoratori esclusi dalla fatalità dello scontro? È ormai risaputo che, col progredire della mancata collaborazione e di non aver preso le giuste decisioni, rispondere a questa domanda è divenuto una questione di vita o di morte per i lavoratori storici esclusi dalla Messina Social City, eppure, nonostante tutta la buona volontà, nessun tentativo di soluzione è purtroppo approdato a qualcosa.
“Pensiamo che coloro cui spetta affrontare il problema professionalmente e tecnicamente divengano di giorno in giorno più consapevoli della loro impotenza in proposito, e abbiano oggi un vivo desiderio di conoscere le opinioni di persone assorbite in questo dramma, le quali siano in grado di osservare i problemi che si celano dentro questo calderone.
“Noi lavoratori esclusi, senza voler entrare nello specifico delle lacune emerse della Messina Social City, ed essendo immuni da pressioni politiche, vediamo una maniera semplice di affrontare il problema. Vi è qui una realtà da cui non possiamo prescindere: “Diritto e forza sono inscindibili. Le decisioni del diritto si avvicinano alla giustizia, cui aspira quella comunità nel cui nome è interesse vengono pronunciate dai diritti umani e della libertà d’azione. Vale a dire alla sua sovranità, ed è assolutamente chiaro che non vi è altra strada per arrivare a siffatta determinazione. L’insuccesso, nonostante tutto, dei tentativi intesi in tutti gli incontri a realizzare questa meta ci fa concludere senza ombra di dubbio che qui operano forti fattori collaterali che paralizzano gli sforzi.
“Pertanto concludiamo che non aspetteremo altri palleggiamenti sterili. Se necessario useremo ogni mezzo a nostra disposizione manifestando con presidi 24 ore su 24 ove opportuno”.