I lavoratori storici dei servizi sociali sono sul piede di guerra. Il casus belli è il loro mancato trasferimento nella Messina Social City, la nuova partecipata che si occupa di servizi sociali. Agguerriti i loro rappresentanti, e in particolare il sindacato di base Orsa, che ha dichiarato di essere pronto a scendere in piazza per scontrarsi contro l’Amministrazione comunale: “I continui tavoli di confronto non hanno più senso, solo la mobilitazione compatta dei lavoratori discriminati può invertire la rotta di un percorso nato virtuoso ma ormai impantanato tra scelte sbagliate”, dichiara al riguardo l’Orsa.
Il sindacato di base contesta in particolare le modalità adottate dall’Amministrazione comunale nel sancire il trasferimento del personale dei servizi sociali nella Messina Social City. L’Orsa contesta infatti la scelta di non aver indetto una selezione pubblica con delle clausole volte a salvaguardare il personale di vecchia data, comportando di fatto che diversi lavoratori che per decenni hanno prestato servizio nel settore dei servizi sociali sono rimasti tagliati fuori dalla partecipata durante la fase di assunzione.
Stando alle cifre riportate dall’organizzazione sindacale, staremmo parlando di oltre cento lavoratori di vecchia data, alcuni dei quali possono vantare un’anzianità trentennale: “Il trasferimento dei lavoratori dal settore privato a quello pubblico, – spiega l’Orsa – ha innescato discriminazioni e ingiustizie fino a lasciare fuori dal ciclo produttivo oltre cento lavoratori storici che possono vantare fino a trent’anni di anzianità nei servizi sociali”. Per il sindacato di base l’uso di apposite clausole volte a tutelare tale categoria di lavoratori era il criterio che andava adottato, in quanto nel caso in esame abbiamo a che fare con un esercito di precari storici che sperava in una stabilizzazione con la costituzione della nuova partecipata, e che invece addirittura non è stato neanche selezionato da quest’ultima: “Siamo fermamente convinti che le assunzioni nella pubblica amministrazione vadano fatte con il concorso pubblico, – prosegue l’Orsa – ma ci teniamo a precisare che dall’inizio abbiamo proposto una selezione pubblica con le legittime clausole di salvaguardia per il personale che storicamente ha prestato servizio nel settore. Ciò è stato fatto anche in altre partecipate, perché nella Messina Social City no?”.
L’organizzazione sindacale ha lanciato pertanto un appello direttamente ai lavoratori storici che non sono stati assunti nella partecipata, chiedendo a loro di mobilitarsi attraverso opportune azioni di protesta volte a sollecitare il management di Messina Social City ad assumerli: “Fallita la trattativa, – conclude l’Orsa – invitiamo i lavoratori esclusi a compattarsi e mettiamo a loro disposizione i nostri strumenti per eventuali azioni di lotta finalizzate a ottenere il ripristino dei diritti negati”.