Lavoratori esclusi dalla Social City, Fp Cgil: "L'Amministrazione trovi una soluzione"

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Lavoratori esclusi dalla Social City, Fp Cgil: "L'Amministrazione trovi una soluzione"

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sabato 18 Maggio 2019 - 11:40

“L’Amministrazione avrebbe dovuto immaginare anzitempo il problema riguardante ai lavoratori in questione e alla stabilizzazione definitiva di tutti i dipendenti in servizio al 28 febbraio 2018, ascoltando le richieste avanzate dai sindacati duranti i tavoli che hanno preceduto l’avvio della Messina Social City, ma così non è stato”. Anche la Fp Cgil interviene sulla questione relativa al mancato riassorbimento di alcuni lavoratori storici del settore dei servizi sociali nella nuova partecipata, la Messina Social City.
In particolare l’organizzazione sindacale rispedisce all’Amministrazione la richiesta di una soluzione condivisa da tutte le organizzazioni sindacali per garantirne l’occupazione: “Non sono le organizzazioni sindacali a dover individuare la soluzione tecnica affinché i lavoratori rimasti esclusi dal transito alla Messina Social City possano riottenere il posto, ma l’Amministrazione che deve impegnarsi ad individuare la strada giusta”, commentano al riguardo il segretario della Fp Cgil Francesco Fucile, la segretaria provinciale Elena De Pasquale e la rappresentante aziendale, Caterina De Maria, che poi aggiungono: “D’altra parte, come detto anche in tutti i tavoli di confronto, non ultimo quello dello scorso 14 maggio, il nostro obiettivo è quello di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, tenendo fede a quanto riportato anche nelle delibere consiliari del novembre 2018”.
Ricordiamo di aver presentato una dettagliata proposta allegata ad uno dei verbali di incontro, – proseguono i sindacalisti – in cui come Funzione Pubblica avevamo individuato delle possibili soluzioni, che avrebbero garantito tutti gli operatori impegnati nel sociale, compresi quelli con contratti a tempo determinato, senza però aver avuto nessun riscontro. Riguardo poi gli ultimatum temporali imposti da organizzazioni sindacali non firmatarie di contratto riteniamo di aver già espresso in maniera chiara la nostra posizione e contestiamo l’anomala modalità di gestione del tavolo delle trattative, che ad oggi ha solo avuto conseguenza negative sui lavoratori. Siamo stanchi di sedere a tavoli in cui si assiste a inutili siparietti o peggio in uno scontro tutti contro tutti che finiscono col non portare a nulla”.