Caro benzina: esposto del Codacons, Aduc bacchetta Salvini

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Caro benzina: esposto del Codacons, Aduc bacchetta Salvini

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venerdì 26 Aprile 2019 - 12:00
L’aumento dei prezzi dei carburanti finirà sotto la lente della magistratura. Il Codacons dichiara guerra all’aumento dei prezzi della benzina, che in alcune stazioni di servizio autostradali hanno superato i due euro al litro, inviando un esposto a 104 Procure a cui chiede di verificare che non sia stato commesso il reato di aggiotaggio.
“Crediamo ci siano gli estremi per una indagine da parte della magistratura volta ad accertare la correttezza dei rincari dei listini di benzina e gasolio che si stanno susseguendo negli ultimi giorni – spiega il Codacons – In particolare alle Procure chiediamo di verificare se gli aumenti dei prezzi dei carburanti delle ultime ore configurino possibili speculazioni legate alle partenze degli italiani per i ponti del 25 aprile e 1 maggio, in considerazione dei maggiori consumi di benzina e gasolio da parte di chi si sposta per raggiungere mete di villeggiatura”.
“I rincari dei listini alla pompa infatti – prosegue l’associazione – appaiono eccessivi e troppo veloci, produrranno una stangata a carico delle famiglie in viaggio su strade e autostrade e non sembrerebbero giustificati dall’andamento del petrolio, considerato che il carburante venduto oggi è stato acquistato dalle compagnie petrolifere quando le quotazioni della materia prima erano sensibilmente inferiori”.
Sui rincari, spiegano gli analisti, non pesa ancora l’inasprimento delle sanzioni americane all’Iran ma le compagnie petrolifere di solito – è l’accusa che arriva tradizionalmente dalle associazioni dei consumatori – incorporano anticipatamente i previsti aumenti del petrolio sui mercati internazionali. Le quotazioni del greggio si mantengono vicino ai massimi da sei mesi a questa parte, a 66,36 dollari al barile.
Sul banco degli imputati per il caro benzina finisce il vice premier Matteo Salvini. L’Aduc chiede dove sia finita la sua promessa circa la cancellazione delle accise sul carburante.
“Nel primo Consiglio dei Ministri del Governo Salvini cancelleremo 7 Accise sulla benzina, e finalmente in Italia non pagheremo più il carburante più caro d’Europa”, ricorda l’associazione dei consumatori, citando le parole del vice premier leghista. Quello attuale “non è proprio il Governo Salvini”, puntualizza l’Aduc, ma domanda comunque cosa sia successo.
“Perché l’impegno di Salvini non è andato a segno?”, chiede l’Aduc, sottolineando che “non solo non si è tenuto fede a questo impegno, ma la situazione è peggiorata, anche molto”. E l’associazione sottolinea, infine, che le imposte sul costo della benzina alla pompa sono in una forbice di costi che vanno dal 60 al 70% del prezzo finale.