Picchia e umilia l'ex compagna, 53enne finisce in manette

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Picchia e umilia l'ex compagna, 53enne finisce in manette

redme |
mercoledì 17 Aprile 2019 - 22:35

I carabinieri del Comando provinciale di Messina, unitamente a personale della Polizia, hanno arrestato un 53enne, resosi responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex compagna.
Per due lunghi anni la vittima aveva subito e sopportato plurime condotte di maltrattamenti da parte del compagno. Una relazione sentimentale caratterizzata da umiliazioni, mortificazioni, insulti, minacce di morte e, soprattutto, aggressioni fisiche che, in più occasioni, hanno costretto la donna a fare ricorso alle medicazioni presso il pronto soccorso.
Nonostante ciò, la vittima non aveva mai trovato il coraggio di denunciare il 54enne, confidando in un miglioramento del loro rapporto di coppia che, tuttavia, è sempre stato caratterizzato da violenze fisiche e psicologiche. Quindi, temendo una escalation di violenza, la donna ha infine deciso di affidarsi alle forze dell’ordine per denunciare quanto lungamente subito, al contempo interrompendo la relazione sentimentale.
La decisione non è stata però accettata dall’uomo che, conoscendo le abitudini dell’ex compagna, ha cominciato a perseguitarla, facendosi trovare nei luoghi frequentati dalla stessa, telefonandole continuamente e minacciandola di morte.
Tutto ciò ha provocato un grave stato di ansia e di paura nella vittima tanto da indurla a cambiare le proprie abitudini di vita al fine di evitare qualunque contatto con il 53enne.
Il lavoro congiunto degli investigatori ha posto fine a quel morboso desiderio di riallacciare una relazione oramai finita e caratterizzata da reiterati episodi di violenza.
Analizzando le risultanze investigative raccolte, l’Autorità giudiziaria ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 53enne che i carabinieri della Stazione di Camaro Superiore e degli agenti dell’U.P.G.S.P. della Questura di Messina martedì 16 aprile hanno notificato all’uomo, conducendolo presso il carcere di Gazzi.