Al Clan Off Teatro lo spettacolo "A testa sutta" di Luana Rondinelli

Maria Antonella Saia

Al Clan Off Teatro lo spettacolo "A testa sutta" di Luana Rondinelli

giovedì 28 Marzo 2019 - 19:44

Torna sul palco del Clan Off Teatro l’artista Luana Rondinelli, autrice e interprete dello spettacolo dal titolo “A testa sutta” in scena sabato alle ore 18.30 ed alle 21.30 e domenica alle ore 18.30..
“A testa sutta” è il primo testo di Luana Rondinelli (fresca vincitrice del premio Anima mundi, conferitole al Piccolo teatro di Milano) che vede protagonista una figura maschile, sino ad ora assente nei testi precedenti dell’autrice ovvero “Taddrarite” e “Giacominazza” già applauditi al Clan Off Teatro nelle passate stagioni. Anche per “A testa sutta” però Luana Rondinelli sceglie come palcoscenico privilegiato in cui inserire la narrazione la Sicilia ed il siciliano è la lingua della scena.
Diretta  ed interpretata  da Giovanni Carta la pièce racconta la storia di  Giovanni, ragazzo buono e  indifeso, Giovanni è l’ombra di un cugino che lo difende, lo ama, e non lo fa sentire diverso, perché l’unica diversità che vede è che Giovanni è «biondo con gli occhi azzurri mentre lui è nero con gli occhi neri». Giovanni racconta, racconta dei giochi da bambino, della conta del nascondino (ammuccia ammuccia), che termina sempre prima, perché fa paura girarsi e non trovare nessuno. Giovanni racconta della gente, di una zona sbiadita di una Palermo che non accetta gli “indifesi”, perché se non sei capace a lottare è meglio non esserci e ci accompagna a guardare a testa sutta un mondo che acquista un significato più importante. Un dualismo perfetto tra due cugini, i piedi e la testa, la testa e i piedi: un gioco che se lo si fa in due non si cade mai, anche se all’improvviso si perde l’equilibrio…
Il paesaggio è quello delle palazzine popolari, velenose come alveari e fitte di complice vivacità, che si snodano nel chiasso dei bambini di strada fino a raccontarci di due personaggi opposti ma complementari: u biunnu, bambino affetto dal “candore del cuore” e suo cugino, il mafiosetto del quartiere, che si è fatto carico della sua fragilità.
Sul palco due mondi che camminano paralleli e in contrasto tra loro, intimamente legati, per dare vita ad una storia che emozionerà il pubblico fino alle lacrime.