Asp, proseguono i lavori per ridurre le attese di ricovero nei pronto soccorso

Creazione di un portale web condiviso, definizione dei profili assistenziali e stesura di percorsi attuativi. Sono queste le tre direttrici di lavoro sulle quali si sta agendo per definire i protocolli voluti dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, aventi l’obiettivo di ridurre le attese di ricovero nei pronto soccorso della provincia di Messina. In particolare, nella giornata di ieri si è svolta presso la direzione generale dell’azienda territoriale una riunione operativa presieduta dal direttore generale Paolo La Paglia, alla quale hanno partecipato i direttori sanitari delle quattro aziende pubbliche, il responsabile del 118, i responsabili di tutti i pronto soccorsi dell’area metropolitana, i presidenti regionale e provinciale AIOP, Marco Ferlazzo e Gustavo Barresi, e tutti i legali rappresentanti degli ospedali privati.

Durante l’incontro è stato fatto il punto della situazione sulle procedure da condividere in relazione ai fabbisogni dell’utenza che spesso è costretta ad aspettare molte ore prima di essere ricoverata: “Sono tre le direttrici di lavoro sulle quali stiamo agendo – dice il direttore generale La Paglia – la prima è la creazione e condivisione di un portale web aggiornato in tempo reale, al quale potranno accedere tutti i medici dei pronto soccorso per trovare immediatamente un posto letto al paziente da ricoverare, senza dovere più ricorrere ai lunghi colloqui telefonici; la seconda è la definizione di profili assistenziali tra gli ospedali pubblici e privati, che metteranno in rete i posto letto per l’emergenza; e la terza è la stesura di percorsi attuativi (chi fa cosa), che permettano la piena funzionalità della rete evitando anche ricoveri inappropriati“.

Sento la necessità di ringraziare particolarmente AIOP Sicilia e AIOP Messina, nonchè i legali rappresentanti degli ospedali privati – conclude La Paglia – che oggi hanno espresso piena disponibilità a supportare le aziende pubbliche a tutto vantaggio dei pazienti“.

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