Pagano: "Rischio idrogeologico a Marmora, appello al commissario Croce"

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Pagano: "Rischio idrogeologico a Marmora, appello al commissario Croce"

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sabato 16 Marzo 2019 - 08:15

Il mare avanza e divora la costa tirrenica. L’Sos arriva da Francesco Pagano che lancia un appello al commissario Croce. Per l’ennesima volta, dopo risposte poco convincenti da parte delle istituzioni, siamo costretti a segnalare lo stato dell’area costiera della zona nord del messinese; con particolare attenzione per le condizioni di alto rischio presenti a Rodia Puccino e Marmora. Nelle settimane scorse – ricorda l’esponente di Ora Messina – un sopralluogo in compagnia dell’assessore Minutoli era servito per comprendere il reale stato delle cose e segnalarlo alla Regione.
Il forte vento ha spinto il mare a devastare la costa, con la rete fognaria completamente divelta. Gli interventi dell’Amam per il ripristino non possono bastare – attacca il consigliere di Ora Messina -, impensabile che si debba intervenire solo dopo che il disastro sia avvenuto, in più i danni alla rete fognaria dopo l’ultima mareggiata non sono ancora stati risolti.
Non vorremmo ritrovarci in una situazione drammatica di emergenza per vedere i primi passi. Non è accettabile che i fondi già approvati restino bloccati a data da destinarsi, ancora una volta siamo davanti a blocchi burocratici che non poco si sposano con la necessità e la sicurezza dei cittadini.
La stagione invernale – spiega Pagano – sta scorrendo senza che nulla di concreto sia stato fatto. Non bastano più i rattoppi, deve essere progettato un piano di reale messa in sicurezza dell’area. Non dobbiamo arrivare dopo, come accaduto nella zona di Galati dove si intervenuti celermente quando il grosso del danno era ormai compiuto.
Messina ha un commissario straordinario nominato dalla Regione. A lui ci rivolgiamo, come comunità e come cittadini che non vogliono essere solo rassicurati. Al commissario Croce l’onere di intervenire in prima persona: quello che gli abitanti chiedono – racconta Pagano – sono risposte sui tempi.
Nessuno chiede miracoli, solo risposte concrete e non promesse. La durata dei lavori – tra l’altro – non sarà breve e questo diventa l’ennesimo peccato dato l’arrivo della stagione estiva; periodo nel quale aumentano gli abitanti nelle zone e momento di sviluppo turistico. Il rilancio della nostra terra passa anche dal poter regalare un territorio sicuro, non possiamo sempre procrastinare quando si parla di sicurezza. Per l’ennesima volta lo ribadiamo: non dobbiamo più intervenire a disastro avvenuto”.