Autostrade disastrate, Amata e Bucolo puntano il dito contro i ministro Toninelli

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Autostrade disastrate, Amata e Bucolo puntano il dito contro i ministro Toninelli

redme |
giovedì 31 Gennaio 2019 - 10:05

“Se le condizioni delle nostre autostrade sono disastrose lo si deve principalmente alla totale mancanza di programmazione della precedente gestione del Cas su manutenzioni ed opere. Al contrario, in poco tempo, l’attuale governo regionale è riuscito, superando diversi ostacoli, a far si che oltre 30 lavori fossero mandati in gara. È vero anche che molti progetti, però, sono ancora in stand by.
Ma la responsabilità è da ricondursi al Ministero delle Infrastrutture che sta bloccando da mesi ben cinque progetti del Consorzio per diversi milioni di euro, che sarebbero impiegati per la manutenzione del manto stradale, i bypass e soprattutto per risanare la situazione posteriore alla frana di Letojanni per il cui progetto sono stati stanziati circa 20 milioni di euro. Tutto fermo. E fanno bene i colleghi del M5S a polemizzare a riguardo, solo che destinano i propri attacchi all’interlocutore sbagliato. La responsabilità, in tal senso, è del loro ministro Toninelli”, così le deputate di Fratelli d’Italia, Elvira Amata ed Ella Bucalo, rispettivamente parlamentari all’Ars e alla Camera.
“Gli attacchi speculativi della deputazione 5 Stelle al Governo regionale pongono in evidenza l’inadeguatezza di un movimento che, nonostante veda suoi rappresentanti nelle assise legislative già da due legislature e oggi è persino forza di Governo (nazionale) non ha ancora compreso quale enorme differenza intercorra tra il protestare e l’amministrare seriamente. Non c’è spazio per la demagogia”, commenta l’On. Amata.
“Presenterò urgentemente un’interrogazione al Ministro Toninelli perché, e questo non è che l’ultimo esempio, la Sicilia continua ad essere ignorata. Porti, ferrovie e autostrade, anche con questo Governo che avrebbe dovuto rappresentare il cambiamento – ribadisce Ella Bucolo – continuano ad essere fanalino di coda di un’Italia sempre più a due velocità.
Oggi come ieri, sono state messe da parte, anzi colpevolmente dimenticate, le esigenze di un meridione che mai come in questo momento, ha urgente bisogno di infrastrutture e lavoro”.