“Patto per la Città Metropolitana di Messina”, Cisal Edili: "A rischio i fondi"

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“Patto per la Città Metropolitana di Messina”, Cisal Edili: "A rischio i fondi"

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mercoledì 30 Gennaio 2019 - 13:58

Se le iniziative messe in campo dal Sindaco Cateno De Luca per chiudere i bilanci 2018 e 2019 della Città Metropolitana di Messina non troveranno le necessarie sponde a Palermo e a Roma, le risorse andranno perdute definitivamente”. È il grido d’allarme lanciato dal responsabile Cisal Edili Messina e dal segretario generale Cisal Messina, rispettivamente Paolo Saglimbeni e Santino Paladino, con riferimento alla possibile perdita delle risorse finanziarie che dovrebbero essere destinate per il rilancio dell’edilizia locale a seguito della sottoscrizione del cosiddetto “Patto per la Città Metropolitana di Messina” tra l’allora Sindaco Metropolitano Renato Accorinti e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi: “In una provincia in cui le prospettive occupazionali nel settore edile appaiono da anni una chimera, – spiegano i due sindacalisti – grandi aspettative avevamo riposto nello sviluppo dei progetti del “Patto per la Città Metropolitana di Messina”, sottoscritto in pompa magna dal Sindaco Metropolitano Accorinti e dal Presidente del Consiglio Renzi: 332 milioni di euro (ai quali si sarebbero aggiunti quelli di “Agenda urbana” e “Periferie”) che avrebbero dovuto consentire l’avvio di molti cantieri dando una boccata d’ossigeno alla vivibilità del territorio e all’economia di un settore in crisi, rilanciando l’economia locale attraverso un salto di qualità delle infrastrutture.

Tuttavia, già in questi giorni gli uffici competenti di Palazzo dei Leoni hanno formalizzato l’impossibilità di introitare 28 milioni di euro disponibili ed avviare le conseguenti gare per appaltare ed affidare lavori nevralgici per viabilità e scuole: una situazione paradossale che evidenzia la miopia politica dei governi Regionale e Nazionale che, nel nome di una spinta demagogica che non aveva alcuna prospettiva sul fronte del risparmio della spesa pubblica, ha abbandonato le ex province il cui ruolo di programmazione strategico non doveva per alcun motivo essere messo in discussione.

E così, mentre la Regione non riesce a trovare 10 milioni per il bilancio della Città Metropolitana di Messina abbandonando di fatto i territori ad un lento declino, il miraggio di un brulicare di cantieri in tutta la provincia rimane sempre più avvolto dalle nebbie e Messina si conferma la città delle occasioni perse, con buona pace delle belle parole dei politici nostrani”.