Malalingua 2018: premiato l’impegno nei confronti degli ultimi

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Malalingua 2018: premiato l’impegno nei confronti degli ultimi

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domenica 06 Gennaio 2019 - 08:00

L’impegno nei confronti degli ultimi, dei meno fortunati e dei giovani. È stato questo il leit motiv dei premi Malalingua 2018 assegnati ogni anno dall’omonimo talk che va in onda sull’emittente Tcf. Malalingua ha puntato i riflettori su chi resiste, su chi sta accanto in diverso modo agli ultimi, agli altri, a chi si ribella.

Fortemente simbolico il premio Malalingua 2018 assegnato ad Idris, giovane migrante diventato attore grazie al progetto di integrazione portato avanti dalla Caritas diocesana e dal regista Angelo Campolo. Suo uno dei ruoli principali di “Vento da Sud Est” che è andato in giro nei teatri di tutt’Italia. Le motivazioni: “Chi sale su un palco e si trasforma in attore per dimostrare quanto siano uguali bianchi e neri è un messaggero di pace. Idris, 17 anni, ha affrontato deserti, mari e pregiudizi per arrivare sino in Sicilia. E attraverso l’arte del teatro ha raccontato la storia vera dei migranti”.

Malalingua 2018 all’avvocato Giovanni Villari, responsabile del settore formazione dell’Ordine degli avvocati e componente della commissione sui diritti dell’uomo dell’Ordine nazionale forense “Per l’impegno profuso in favore dei diritti dei migranti. Giovanni Villari, da vero difensore dei diritti, di mestiere fa l’avvocato, quest’anno si è battuto con tutte le sue forze per affermare i diritti dei migranti. Ha portato al Vittorio il premio Nobel per la pace l’avvocato tunisino Essid; ha organizzato manifestazioni da Taormina a Messina che vanno in controtendenza con quanto dice la sua area politica di appartenenza: la destra”.

Malalingua 2018 anche per:

  • Letizia Bucalo, Malalingua alla solidarietà. “Ha coinvolto nella solidarietà tutti. Dai medici, agli attori ai giornalisti agli chef. Il suo canto natalizio sul centro Nemosud è diventato un gradevole tormentone”.
  • Rossana Franzone, Malalingua per l’impegno rivolto agli ultimi. Ha fatto tornare l’entusiasmo a chi l’entusiasmo lo aveva perduto da tempo: i minori con provvedimento giudiziario e i disabili psichici. Li ha coinvolti in un progetto editoriale. Li ha fatti diventare cronisti”.
  • Marcello Saija, Malalingua per l’impegno nella difesa delle radici dei siciliani. “Da storico ha portato in giro per l’Italia in un momento storico in cui nel mirino del governo ci sono i migranti, la storia dei migranti siciliani, allestendo mostre, organizzando convegni, festival, aprendo musei. Ha realizzato la targa degli emigranti posta sulla parete della Dogana di Messina”.
  • Lidia Leonardi, Malalingua per la lotta nell’affermazione del diritto allo studio. “Una preside così combattiva non si era mai vista. Si è battuta per mantenere l’integrità del suo istituto il Seguenza sino all’ultimo uomo. Ed ha ottenuto un dietro front clamoroso da chi non è abituato a tornare indietro. Il sindaco Cateno De Luca”.
  • Gino Sturniolo, Malalingua alla coerenza e all’impegno nella battaglia nell’affermazione dei diritti sociali. “Resta sempre coerente. Si è persino dimesso due anni fa per non rinunciare alla sua coerenza. E quest’anno ha continuato a tenere il timone ben fermo. Comune da portare al dissesto per non favorire chi lo ha affossato e no al ponte”.

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