Cantieri di servizio, Gioveni: "Quale futuro?"

red..me

Cantieri di servizio, Gioveni: "Quale futuro?"

red..me |
giovedì 27 Dicembre 2018 - 10:48

Dopo l’amaro e disdicevole precedente, mi pongo tanti interrogativi sulla mancata chiarezza sull’argomento. Non risulta ancora chiaro, infatti, se siano già in cassa le risorse provenienti dall’assessorato regionale alla famiglia e alle politiche sociali, così come i tempi e le modalità di assunzione”. A renderlo noto è l’esponente Pd in consiglio comunale, Libero Gioveni, preoccupato per un possibile mancato avvio dei cantieri di servizio, al cui bando, che è stato presentato circa quattro mesi fa, hanno preso parte oltre duemila disoccupati messinesi. Tale preoccupazione nasce da un grave precedente venutosi a creare cinque anni fa: nel 2013, infatti, l’amministrazione Accorinti presentò un bando per poter presentare domanda di partecipazione ai cantieri di servizio, che tuttavia non presero mai avvio: “Non sia mai che le istanze per i cantieri di servizio su cui ripongono fiducia più di duemila disoccupati messinesi si rivelino un altro “grande bluff” al pari di quelle presentate cinque anni fa con l’amministrazione Accorinti?”, si domanda a tal proposito Gioveni.

Essendo trascorsi già quattro mesi dalla presentazione delle istanze – afferma Gioveni – ed essendo calato il silenzio su queste procedure, il mio pensiero non può che essere rivolto all’incredibile, paradossale e inqualificabile vicenda del mancato avvio dei “vecchi” cantieri di servizio che si sono rivelati inesorabilmente il classico “specchietto per le allodole” per centinaia di nostri concittadini disoccupati, 800 dei quali, pur se utilmente collocati per 5 anni nelle graduatorie redatte nel 2013 dall’amministrazione Accorinti, sono rimasti alla fine a “bocca asciutta” in un periodo di forte crisi occupazionale!

“Pertanto – conclude Gioveni – sarebbe il momento di conoscere dal sindaco De Luca, nel rispetto dei cittadini che ancora attendono l’esito delle procedure, quanto già chiesto nell’ultima interrogazione, ossia:
1. se i fondi del Piano di Azione e Coesione dell’Asse 8 (Promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale) siano già effettivamente disponibili nelle casse comunali per l’avvio dei cantieri di servizio;
2. quando saranno realmente avviati i suddetti cantieri;
3. come saranno stabilite le procedure o le modalità di chiamata dalle graduatorie;
4. quanti saranno presumibilmente in totale i disoccupati che saranno assunti attingendo dalle 4 graduatorie distinte per categorie, al fine di non creare illusioni ai cittadini che risultano collocati in posizioni non del tutto ottimali“.