Quando il privato produce ricchezza sociale: presentati i risultati della "Franza-Matacena"

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Quando il privato produce ricchezza sociale: presentati i risultati della "Franza-Matacena"

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giovedì 20 Dicembre 2018 - 15:51

Cinque i progetti realizzati, decine i posti di lavoro creati, svariate le persone aiutate. Sono questi in estrema sintesi i risultati conseguiti durante il primo anno di attività della “Giuseppe Franza-Elio Matacena”, la onlus intitolata ai fondatori del Gruppo Caronte&Tourist che nell’ambio dell’annualità passata ha stanziato ben 500 mila euro volti alla realizzazione di idee aventi ad oggetto il “lavoro come veicolo primario di promozione della dignità dell’uomo”.

In particolare, i progetti in questione sono stati presentati nell’ambito di un incontro che si è tenuto questa mattina presso la Camera di Commercio e che ha visto la partecipazione dei principali esponenti della onlus e di Caronte&Tourist, dei responsabili dei progetti che hanno beneficiato dei finanziamenti e del sindaco Cateno De Luca.

Caronte&Tourist con grande lungimiranza e sensibilità ha deciso di investire nel terzo settore, – ha esordito il presidente della onlus, Francesco Vermiglio – destinando in tal senso cospicue risorse a quelle associazioni senza finalità lucrative al fine di facilitarne la loro attività volta a soddisfare i bisogni della comunità. Per questo motivo, subito dopo le festività natalizie verrà presentato un nuovo bando a cui potranno partecipare tutte quelle associazioni che saranno interessate a realizzare un’idea avente ad oggetto la cultura e la tutela dell’ambiente: qui siamo nell’ambito dei beni comuni, il cui valore è destinato ad aumentare al crescere del numero dei visitatori”.

Si tratta di un’iniziativa importante che salda il rapporto tra l’imprenditoria e le associazioni senza fini di lucro, dando così la possibilità a chi fa impresa di cedere al territorio in cui opera parte della propria ricchezza a beneficio della collettività”, ha affermato il sindaco Cateno De Luca, che poi ha aggiunto: “In tale contesto quella dell’imprenditore diviene una figura sempre più importante, specie in quegli ambiti in cui il pubblico non è in grado di intervenire per via di forti limiti economici”.

Qui di seguito riportiamo i cinque progetti che hanno beneficiato dei finanziamenti della onlus:

  • Centro diurno “Carmelo Arigò” – associazione “Nati per la vita”. Il progetto è stato realizzato in collaborazione col dipartimento di Psicologia dell’Università di Messina, ed è indirizzato ai bimbi e ragazzi affetti da autismo. In particolare, nella struttura sono stati accolti pazienti che sono assistiti attraverso un percorso propedeutico alle cure previste nella fase di prima diagnosi.

  • Un mare di occasioni” – cooperativa sociale S. Maria della Strada. L’iniziativa mira al reinserimento lavorativo di persone in grave stato di disagio economico sociale. L’obiettivo è valorizzare le loro capacità personali attraverso l’avvio di concrete opportunità lavorative grazie all’utilizzo di alcune risorse interne alla cooperativa nell’ambito turistico-ricettivo e agro-zootecnico.

  • Villa Santa Maria” – padri rogazionisti dell’istituto “Antoniano”. Si tratta di una tenuta di dieci ettari ricchi di agrumeti, vitigni e uliveti. Utilizzando le potenzialità della struttura sono stati avviati vari percorsi formativi a favore di giovani segnalati dai servizi sociali o dallo stesso istituto “Antoniano” finalizzati alla successiva produzione e vendita di prodotti biologici.

  • Vida Loca” – associazione Penelope. Tramite tale progetto si mira a incentivare l’autonomia di soggetti vittime di processi di marginalizzazione e invalidazione psichiatrica. Con la collaborazione del “Comitato Iniziativa Psichiatrica” e della cooperativa sociale “Cuore Matto” è stata avviata la “separazione consensuale” da ambiti familiari e sociali che risultano inadeguati e organizzati a favore di otto individui corsi di autonomia lavorativa che riducano ricadute e ricoveri.

  • Donne operose e tessuti di speranza” – associazione Zedakà. All’interno della casa di accoglienza “Reghellin”, ubicata a Reggio Calabria, è stato realizzato un laboratorio di maglieria cucito e ricamo per la produzione di articoli per neonati e primissima infanzia, biancheria per la casa e oggettistica.