Modifica composizione giunte comunali, approvato ddl in Commissione Affari Istituzionali

red..me

Modifica composizione giunte comunali, approvato ddl in Commissione Affari Istituzionali

red..me |
venerdì 14 Dicembre 2018 - 10:26

Modifica della numerosità delle giunte comunali, maggiore attenzione alla componente femminile, incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di assessore nei comuni superiori a 15 mila abitanti. Sono queste le principali novità introdotte nel nuovo disegno di legge regionale relativo alla struttura delle giunte comunali, che è stato recentemente approvato in Commissione Affari Istituzionali all’Ars.
In particolare, con riferimento alla numerosità delle giunte comunali si prevede che nei Comuni fino a 10 mila abitanti, oltre al sindaco, che presiede la giunta, il numero massimo di assessori sarà pari a 4; nei comuni da 10 mila a 30 mila, 5 assessori; da 30 mila a 100 mila, 7 assessori; da 100 mila a 250 mila, 9 assessori; da 250 mila a 500 mila, 10 assessori; per i comuni oltre i 500 mila abitanti, il numero massimo è fissato in 11 assessori. Per gratificare il pregevole contributo femminile nell’attività politica e amministrativa, è stata prevista in giunta una presenza di genere di almeno il 40% nei comuni con oltre 10 mila abitanti, mentre nei comuni fino a 10 mila abitanti, nel rispetto della rappresentanza, almeno 1 assessore deve garantire la diversificazione di genere.
Soddisfatto il Presidente della Commissione Affari Istituzionali, l’esponente di Forza Italia Stefano Pellegrino, che ha affermato: “Il disegno di legge varato risponde specialmente all’interesse dei piccoli comuni che nei periodi di alta stagione turistica, per il fisiologico aumento della popolazione, debbono far fronte ad un aumento del carico di funzioni. E ciò, spesso, dovendo i pochi assessori svolgere funzioni incompatibili tra loro e, comunque, di grande responsabilità: salute e lavori pubblici, agricoltura e bilancio, solo per fare un esempio”.
Inoltre – conclude Pellegrino – l’approvazione del ddl adegua la normativa regionale a quella nazionale, proporzionando il numero degli assessori a quello dei consiglieri comunali e della popolazione. Sarà garantita, infine, la rappresentanza di entrambi i generi, considerato il non indifferente contributo di competenza apportato dalle donne nella recente esperienza politica ed amministrativa“.