Pupi Avati premia i Corti di Lunga Vita

Maria Antonella Saia

Pupi Avati premia i Corti di Lunga Vita

giovedì 13 Dicembre 2018 - 10:00

Ieri  nella splendida cornice del MAXXI di Roma, dinanzi  ad una giura  tecnica composta da Pupi Avati (presidente), Lidia Ravera (scrittrice e giornalista), Lina Pallotta (fotografa e fotoreporter ), Marco Trabucchi (geriatra) e Anna Maria Melloni (direttore Centro Studi 50&Più),  si è svolta  la premiazione dei  Corti di Lunga Vita, il concorso internazionale di cortometraggi promosso dall’associazione 50&Più (http://cortidilungavita.it/) che incoraggia la realizzazione di audiovisivi dedicati al tema dell’anzianità, giunto alla seconda edizioni. Tema principe al quale ispirarsi il “Viaggio all’origine della Gioia”.
Ad aggiudicarsi il primo gradino del podio il corto Amarcord sal mèn del regista di origine romena Dorin Valeriu Mihai. Il cortometraggio è ambientato in un laboratorio di movimento danzato dove i ricordi dei partecipanti vengono messi in scena. Movimenti semplici, come il lavoro, i giochi di infanzia, i gesti di affetto per i propri cari, vengono richiamati alla memoria. Il corpo attinge al suo patrimonio di segni e gesti, i ricordi diventano piccole poesie gestuali.
Le persone che compaiono nel video hanno partecipato ad un laboratorio condotto col Metodo Hobart®, una pratica a sostegno del mondo interiore per farne emergere la bellezza. Ne è nata una coreografia,  Amarcord sal mèn (mi ricordo con le mani), un breviario di piccoli gesti originati dai ricordi delle persone.” – ha affermato Dorin Valeriu Mihai.
Link al cortometraggio: cortidilungavita.it/services/amarcord-sal-men/
Secondo posto per Partenze del giovanissimo regista (22 anni) Nicolas Morganti Patrignani. Il cortometraggio, già vincitore del San Benedetto Film Fest 2018, racconta di Ludovico che ha accettato la difficile scelta di sua moglie malata di porre fine alle sue sofferenze. In una camera da letto, vediamo la coppia, un vassoio con un fiore, un bicchiere. Il gioco di sguardi tra l’uomo e la donna parla del loro legame. Lei gli chiede di ascoltare quella canzone, lui l’accontenta e si sdraia accanto a lei, attendono assieme sulle note del cielo in una stanza. “Ho deciso di raccontare il difficile tema dell’eutanasia scegliendo come protagonisti due anziani perché l’aver condiviso un’intera vita insieme rende questa scelta più sofferta e difficile” – ha ricordato Nicolas Morganti Patrignani.
Link al cortometraggio: cortidilungavita.it/services/partenze/
Terzo posto per Sempre e per sempre del regista Carlo Ausino – Universal Foxy. Il cortometraggio tratta la storia di una donna anziana che cammina per la città deserta. Cammina tra ammassi di coperte che nascondono barboni e alcolizzati. La sua ricerca continua il giorno seguente. La donna mostra a tutti una foto in bianco e nero di un ragazzo bellissimo che nessuno riconosce. Giunta in ospedale chiederà a tutti quelli che incontra se hanno visto il ragazzo della foto. Un medico, venuto a conoscenza del suo problema, cercherà di aiutarla a trovare l’uomo della foto. “In questo cortometraggio ho voluto raccontare l’amore che sa andare oltre gli ostacoli e gli anni che passano” – ha ricordato Carlo Ausino
Link al cortometraggio: cortidilungavita.it/services/sempre-e-per-sempre/

Durante la premiazione è stato consegnato il Premio 50&Più riservato agli iscritti dell’Associazione ed assegnato da una giuria composta dalle 50&Più provinciali. Ad aggiudicarsi questo importante riconoscimento è stato Marcello Mamini con L’artista che racconta la storia di un anziano professore di disegno che ha perso la sua abilità artistica e se ne rammarica. L’incontro con un’allieva, che lo invita a rammentare la filosofia del suo stesso insegnamento, lo induce a riprendere in mano i pennelli e a ritrovare la sua vena creativa. “Ho voluto raccontare la storia di un artista che ritrova il piacere di dipingere sconfiggendo così l’amarezza e la solitudine della vecchiaia” – ha sottolineato Marcello Mamini.
Corti per raccontare  una fra le età  più delicate  e vulnerabili che   esistano, che raccontano emozioni sconosciute ai giovani,  ma che rappresentano un  futuro non poi cosi lontano; il loro futuro.